Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Hai negato l'utilizzo di cookie. Questa decisione può essere revocata.
Hai accettato l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Questa decisione può essere revocata.

Comune di Massafra

Comuni

Mappa

Informazioni generali

Popolazione: 30.923
Superficie: 125,52 kmq
C.A.P.: 74016
Codice Istat: 073 - 015
Prefisso telefonico: 099
Telefono Municipio:099 88 58 111
Fax Municipio: 099 88 58 410
Email Municipio | sindaco@comunedimassafra.it

Descrizione

Da visitare

- Laura cenobio di Santa Marina
- Santuario della Madonna della Scala
- Cripta della Candelora
- Cripta di Sant'Antonio Abate
- Cripta di San Marco

Come si raggiunge

Vi si arriva, proseguendo il terminale dell'autostrada Bari-Taranto o deviando dalla litoranea jonica (dalla Calabria e Basilicata) subito dopo il bivio di Chiatona o scendendo da Martina Franca e da Crispiano o direttamente dal capoluogo, attraverso la statale 7 (Appia), collegata anche alla statale Brindisi-Lecce. E' collegata alla linea ferroviaria, attraverso la Taranto-Bari e la Taranto-Metaponto. I più vicini aeroporti sono quelli di Bari, Brindisi e Grottaglie.

Storia

Arroccati a 110 metri sul livello del mare, sulle due sponde della profonda gravina San Marco, "Terra" - il vecchio nucleo con le stradine sinuose - ed il "Borgo Santa Caterina" - il quartiere moderno - comunicano tra loro per mezzo di alti viadotti: i Ponti Nuovo e Vecchio. Nel burrone sottostante si aprono alcune delle cripte (secoli IX-XII) che ne fanno la più importante città trogloditica pugliese, ovvero la "Tebaide d'Italia".
Dell'esistenza di Massafra, il cui territorio risulta frequentato sin dal Neolitico, la prima notizia storica risale ad un documento di gastaldato del 971. Di origine normanna, il Castello ha pianta quadrilatera, con tre torri cilindriche ed una, più grande, ottagonale, ricostruita nel '600, e con vista sulla pianura che si estende a sud sino al mare, ricca degli agrumeti e delle altre coltivazioni che rendono fiorente questo centro agricolo. Nelle vicinanze ha sede anche il Duomo, grandioso edificio a cupola con pronao in stile ionico, iniziato nel 1853 e ultimato nel 1931, al cui interno, si conservano alcune tele del '700. Infinite emozioni suggeriscono gli insediamenti rupestri di Sant'Antonio Abate, cripta risalente ai secoli X e XI, del tutto ricoperta di affreschi (XII-XVIII secolo); la Chiesa-cripta della Candelora a pianta basilicale, tre navate e affrescata con dipinti dei secco III-XIV; la Chiesa-cripta di San Marco, preceduta da un vestibolo ed a tre navate separate da pilastri scolpiti e graffiti con caratteri greci e latini.
Subito fuori dal centro abitato, da un ampio terrazzo a strapiombo sulla gravina della Madonna della Scala, una pittoresca scalinata barocca a più rampe, per un totale di 125 gradini, scende all'omonimo Santuario, costruito nel 1731 su una laura primitiva, in cui è stato rinvenuto l'affresco della Madonna col Bambino tra due cerve inginocchiate, risalente ai secoli XII e XIII, oggi sull'altare maggiore del Santuario, dal cui atrio una scaletta conduce alla cripta sottostante, risalente forse ai secoli VIII-IX, tra le più antiche del territorio. Notevole per la sua pianta basilicale, presenta numerose croci graffite su pareti e pilastri. Accanto al Santuario è la Cripta della Buona Nuova, mentre a 200 m, in fondo al burrone, è anche la cosiddetta Farmacia del Mago Greguro. Il nome deriva a questa misteriosa costruzione dagli incavi nelle pareti delle celle intercomunicanti di cui si compone la struttura e che, pare siano servire ai monaci basiliani per depositare le erbe medicinali. Massafra a Carnevale è protagonista di simpatiche sfilate di carri allegorici, popolati dalle caricature animate dei più famosi personaggi del mondo politico ed artistico, realizzate in cartapesta dagli artigiani locali.

Tipicità

L'artigianato artistico popolare è in fase di valorizzazione, proprio perchè la città ha cominciato un programma di intervento turistico a dimensione sociale, culturale ed economico. Esistono già diverse proposte di attuate, attraverso la tradizione artigiana locale e l'antica realtà economica e umana, di tutto il patrimonio peculiare ed espressivo di manufatti e di oggetti caratteristici. Fino ai primi decenni del secolo scorso operavano a Massafra molti figuli di cretaglia rustica e tessitori di felpa (una specie di velluto coordinato colorato, che si confezionava con telai, azionati in casa o nelle grotte). Collegabili a questi prodotti sono tutte le varietà dei ricami artistici su stoffa, che ancora oggi molte donne sono solite fare per la preparazione dei corredi, anche se la tecnologia tessile ha stravolto i ritmi dell'infinito e paziente lavoro manuale.

Un'altra attività artigiana popolare è quella (ancora esistente) dei panierai, che confezionano, con sottili strisce di canna, ceste e panieri di ogni dimensione ed uso. In riferimento all'antica ed ormai scomparsa attività dei maestri d'ascia, che costruivano robusti traini, si cominciano a creare assortiti e sfiziosi manufatti in legno naturale, realizzando utensili e oggetti vari caratteristici. Così è per l'arte in ferro battuto e il rame che si rapporta all'antico lavoro dei ferrai e degli stagnini di via Muro, insieme alle creazioni scultoree dei vecchi zoccatori e maestri scalpellini, che facevano vivere la morbida pietra calcarea con arte e genialità. Per non parlare, poi, dei prodotti creati con i cordami dei fiscolari e del diffusissimo uso della cartapesta, con cui si attiva l'intera manifestazione del Carnevale con pupi di eccellente fattura espressiva e di spettacolare scenografia. (fonte: http://www.comunedimassafra.it)

Torna a inizio pagina