Comune di Martina Franca
Mappa
Informazioni generali
Descrizione
Da visitare
- Palazzo Ducale
- S. Martino
- Chiesa del Carmine
- Via Principe Umberto
- Macchia di Orìmini e bosco delle Pianelle
- Grotta delle Nove Casedde
Come si raggiunge
A14 (Bologna-Taranto) uscita Bari
s.s. Bari-Lecce - uscita Fasano-Martina (21 km)
A14 (Bologna-Taranto) uscita Massafra
s.p. Massafra-Martina Franca - (30 km)
Storia
Un unico, grande monumento storico. Solo così è possibile concepire Martina, piuttosto che indicarne singole testimonianze. Basta una passeggiata sul Corso Vittorio Emanuele o sulle Vie Cavour e Principe Umberto per coglierne l'essenza barocca rococò dell'impianto. Si propone d'incanto col bianco calce delle mura, lo stesso delle masserie, dei trulli e dei muretti a secco di confine della Valle d'ltria, lembo di terra unico al mondo, incantevole nel rosso bruno della terra, nel verde delle vigne, nel grigio delle pietre che ricoprono a cono i trulli. Inoltre, boschi ricchi di querce e lecci secolari (Orimini e Le Pianelle, i più frequentati) e grotte arabescate di concrezioni calcaree (Nove Casedde, Cuoco, Voragine di Lanzo) ne fanno, con i suoi 431 metri d'altezza, la meta ideale per escursioni, soggiorni climatici ed agriturismo, scelta, ogni estate, da centinaia di visitatori soprattutto in occasione del Festival della Valle d'ltria, tra i più colti del panorama musicale internazionale. Dalla Porta di Sant'Antonio (1763), sormontata dalla statua equestre di San Martino, si entra nel centro storico. Subito a destra si erge il fastoso Palazzo Ducale, eretto da Petracone V Caracciolo nel 1668, sui resti dell'antico castello Orsini. L'alta facciata ha due piani divisi da una balconata continua con balaustra di ferro e, magnificamente, riassume in sé il gusto tipico del barocco locale. Circa 300 le sue stanze, tra cui grandiose sale finemente affrescate da Domenico Carella (1771-1776). Sede del Municipio, ospita il prestigioso Festival musicale.
Altro capolavoro dell'epoca (1747-1775) è la Collegiata di San Martino, sulla cui facciata spicca il portale sormontato dalla scultura di San Martino ed il povero. Romanico-gotico (XV secolo) il campanile appartenente ad una precedente chiesa angioina. Accanto alla chiesa sono il Palazzo della Corte (1763) e la Torre dell'Orologio (1734). Poco distante la Via Cavour, su cui affacciano i sontuosi Palazzi Fanelli, Magli, Blasi, Motolese e Maggi, meritevoli, come qualsiasi altro monumento, piazza o angolo di strada, di lunghe soste per apprezzarne i particolari ricercati. Basti l'esempio delle Chiese di San Domenico (1760) e del Carmine (1730), entrambe abbellite da maestose facciate e tele d'autore; o di San Vito dei Greci, con facciata a bugnato e campanile a vela (XV secolo); di San Francesco d'Assisi (1685 circa), con la sua unica semplice navata.
Tipicità
Martina Franca è il maggior centro della sua provincia. Importante centro agricolo di produzione vinicola, è rinomata per il suo Martina Bianco (prodotto dal 1886), richiesto anche per la preparazione di vermut e spumanti.
I prodotti tipici martinesi, dai formaggi ai salumi (in particolare il capocollo), dai prodotti da forno al vino, dall'olio alla pasta, sono ormai conosciuti ed apprezzati a livello internazionale grazie alla loro qualità e genuinità. Recentemente, il Comune di Martina è entrato a far parte della rete delle "Città Slow" istituita dalla "Slow Food", associazione impegnata nella valorizzazione dei prodotti tipici dell'agroalimentare. Tra le prelibatezze gastronomiche locali premiate dalla "Slow Food" particolare importanza ricoprono il capocollo e la ricotta forte che presto diverranno titolari di propri presidi di tutela. Moltissimi sono i dolci tradizionali martinesi prodotti durante il periodo delle festività natalizie (carteddete, purcidde, pettule, entreme de vicchie) e pasquali (pucciatidde, cavaddistre, fecazzedde). fonte: http://www.martinafrancatour.it/prodotti.asp