Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Hai negato l'utilizzo di cookie. Questa decisione può essere revocata.
Hai accettato l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Questa decisione può essere revocata.

Primo itinerario ambientale

Comuni interessati: | Ginosa Marina, Castellaneta Marina, Lizzano, Torricella, Maruggio, Avetrana

Paesaggio naturale

Un litorale che attraversa il territorio in tutta la sua lunghezza, con singolari mutazioni di passaggio, dalle spiagge di sabbia dorata alle rocce divorate dal mare, per ben 140 Km di costa. Una pianura dolce e ordinata, pennellata dall'instancabile opera dell'uomo di coltivazioni cromaticamente assortite. Amene colline non molte elevate e punteggiate di antichi insediamenti rupestri.

E ancora, grotte carsiche, pinete e boschi rigogliosi, oasi faunistiche.

Questa è l'incomparabile cornice geografica in cui la storia ha disegnato con magnificenza palazzi, chiese, piazze e castelli.

Il mare identifica questa terra più di ogni altro tesoro ambientale. Chi ci è nato ne ha colori, i suoni ed i profumi stampati nella mente, e li porta con sé ovunque vada. E' il dolce mal di mare della gente del sud, che non riesce a stargli lontana per troppo tempo, o di chi, turista per caso o per scelta, sia rimasto vittima dell'incantesimo delle sue acque.

Benché l'assalto alle coste non l'abbia risparmiato, il litorale tarantino offre ancora scorci d'ampio respiro su uno Ionio purissimo e, per lunghi tratti, insolitamente deserto. Soprattutto il versante occidentale, alle frequentate strutture balneari, agli alberghi ed ai campeggi di Lido Azzurro, Chiantona, Riva dei Tessali (sede anche di un rinomato campo da golf), Ginosa Marina e Castellaneta Marina , alterna lunghi tratti di basse spiagge solitarie, alle cui spalle le essenze della macchia mediterranea anticipano lussureggianti pini d'Aleppo. La pineta profumata di sentori resinosi nasconde zone umide popolate da una ricca avifauna e da rare specie vegetali. Tra queste la più vasta è il lago Salinella , paradiso del birdwatching nei canneti alle foci del fiume Bradano a sud-ovest e del torrente Galasso a nord-est.

Tutt'altro lo scenario in cui ci si imbatte sulla costa orientale. Brulla di scogli scolpiti ad arte dal mare con pazienza secolare, vi si aprono preziose insenature sabbiose. Baluardi simbolo della natura selvatica del Mediterraneo, le pareti di roccia, che abbracciano piccole e grandi baie cristalline, risuonano ancora con i resti di remota civiltà, che permettono alla fantasia di inseguire ancora l'antico incantesimo del mito.

Tra le spiagge di Lido Bruno , Gandoli , Saturo , Porto Pirrone , sino a quelle di Montedarena e più oltre di Lido Silvana , organizzate in accoglienti strutture balneari e sportive, alberghi e campeggi, sono ampi i tratti bassi di scogliera, ospitali in piccole conche piatte che si affacciano su una piattaforma rocciosa coperta da pochi centimetri d'acqua e un folto tappeto di alghe.

Poco oltre, nell'acqua incredibilmente chiara e subito profonda, anche senza maschera e pinne ci si può immergere in un mondo incontaminato e, per tanti aspetti, ancora tutto da scoprire, come raramente si incontrano nei fondali della penisola.

Popolato da decine di ricci, stelle marine e polpi, scorfani spinosi e agili donzelle, tra le sue rocce ricoperte di piante marine balenano prudenti saraghi, mormore e lutrini, mentre miriadi di piccole castagnole e corvine si spostano senza fretta al passaggio dell'uomo. È sorprendente la densità di fauna a così poca distanza dal litorale e su fondali profondi non più di quattro o cinque metri.

Sembra, insomma, di vivere un documentario sui Mari del sud mentre, invece, è solo il caldo Ionio, colorato dalle vele dei windsurf e delle imbarcazioni da diporto.

Più avanti, da Lizzano a Torricella , Maruggio e Avetrana , la costa si distende più spesso in ampie spiagge protette da alte dune miste a rocce, tra il verde intenso della macchia mediterranea che mescola gli aromi di cappero, rosmarino e timo alla salsedine portata dal vento. Qui la natura prorompe ancora più selvaggia ed incorrotta, nel contrasto tra le mille sfumature del mare, visibile dalla Litoranea Salentina, e dell'entroterra pietroso.

Già in primavera, grazia al clima sempre mite dell'arco ionico che la fa esplodere sgargiante molto prima che altrove, la luminosità abbagliante del Mezzogiorno carica ogni cosa delle tinte speciali che nessuna cartolina riuscirebbe mai a raccontare.

Torna a inizio pagina