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Piano per la protezione del suolo nelle aree protette (Scheda Progettuale Area Vasta

  • Data: 13.11.08
  • Categoria: Aree protette
  • Autore/Fonte: Assessore Pietro GIACOVELLI

Dettagli della notizia

LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO Territorio Provinciale AREA DI REALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO -Comune -Provincia -Interprovinciale L'area d'intervento è interessata dalla presenza di 14 centri urbani, di cui 13 della Provincia di Taranto e 1 di quella di Brindisi, dove risiedono circa 300 000 persone; essa è estesa su circa 28 000 ha, di cui circa 3 000 costituiti da aree coperte da vegetazione spontanea e non d'interesse forestale. DESCRIZIONE GENERALE DELL'INTERVENTO a.Descrizione dettagliata dell'intervento La Provincia di Taranto risulta essere il primo Ente Locale europeo ad adottare le linee strategiche definite della Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio (COM(2006) 232 del 22.9.2006) che istituisce un quadro per la protezione del suolo e modifica la Direttiva 2004/35/CE. Tale attività preliminare è stata condotta nell'ambito delle attività sperimentali realizzate con riferimento all'Accordo di programma, stipulato in data 19 dicembre 2006 (prot. n. DDS/2006/13780), tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Comitato Nazionale per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione e l'Assessorato all'Ecologia della Regione Puglia ed a cui la Provincia di Taranto, ha attivamente partecipato. Il suolo, infatti, quale risorsa non rinnovabile e sistema dinamico, destinatario delle contaminazioni derivanti da comportamenti poco sostenibili, dai fallout atmosferici e dall'inquinamento delle risorse idriche utilizzate ai fini irrigui, svolge fondamentali funzioni essenziali per le attività umane e per la sopravvivenza degli ecosistemi. Il significativo incremento dei processi di degrado dei suoli, determinate o acuite dalle attività umane, come attività industriali particolarmente impattanti, pratiche agricole inadeguate, sviluppo urbano e comportamenti illeciti, compromettono la capacità di autodepurazione del suolo, inducendo fenomeni potenzialmente dannosi su aspetti ambientali e sociali di interesse comune, come le acque, la salute umana, la tutela della natura e della biodiversità e la sicurezza alimentare, etc.. Le evidenti e veloci trasformazioni del clima, caratterizzate dall'aumento delle temperature, della riduzione media delle precipitazioni atmosferiche a fronte di una loro concentrazione in eventi spesso catastrofici, mettono in discussione, nel medio e lungo periodo, anche l'assetto produttivo delle coltivazioni erbacee e, soprattutto, arboree a ciclo decennale; l'attuale ricorso a cultivar selezionate per produrre in condizioni ottimali, espone a gravi rischi il settore delle produzioni agricole. Tali problematiche sono particolarmente sentite nelle aree prospicienti all'area industriale di Taranto e necessitano di un'attenta azione di monitoraggio, verifica e pianificazione. Mentre il fenomeno della desertificazione assume rilievo interregionale. La realizzazione di una specifica pianificazione adeguatamente supportata da una procedura di Valutazione Ambientale Strategica, sin dalle prime fasi implementative, è finalizzata ad istituire a livello di Area Vasta, una strategia comune per la protezione e l'utilizzo sostenibile del suolo e delle specie vegetali spontanee e coltivate, basata sull'integrazione delle loro problematiche nelle politiche, sulla conservazione delle funzioni del suolo e della biodiversità, sulla prevenzione delle minacce che incombono su di esse e la mitigazione dei relativi effetti, nonché sul ripristino dei suoli degradati ad un livello di funzionalità tale da essere almeno compatibile con l'utilizzo attuale e l'utilizzo futuro di questa risorsa. Le specifiche azioni si riferiscono a: -Monitoraggio dello stato di salute del suolo con particolare riferimento ai seguenti elementi: oDiminuzione della sostanza organica oContaminazione del suolo (puntuale e diffusa) oDiminuzione della biodiversità del suolo oErosione oImpermeabilizzazione del suolo oCompattazione del suolo oSalinizzazione oInondazioni e smottamenti oIstituzione di un centro per la conservazione e la valorizzazione della biodiversità del germoplasma locale, con riferimento particolare alla macchia mediterranea ed ai fruttiferi in via di estinzione -Implementazione della Valutazione Ambientale Strategica del Piano provinciale per la protezione ed attivazione di processi partecipativi ex-ante, in itinere ed ex-post, attraverso il coinvolgimento di stakeholders -Definizione delle misure di intervento -Definizione delle pratiche gestionali INDICAZIONE DEGLI OBBIETTIVI STRATEGICI, DEI RISULTATI E DEGLI EFFETTI ATTESI Il suolo assicura una serie di funzioni chiave dal punto di vista ambientale, economico, sociale e culturale che sono indispensabili per la vita e per la salute delle popolazioni residenti. Per cui la presente azione riveste particolare rilevanza per il perseguimento dei seguenti obiettivi strategici con i conseguenti risultati: -Miglioramento della qualità delle produzioni agricole ed alimentari – strettamente collegate al suolo che è destinatario di contaminazioni di varia natura tra cui quelle derivanti dall'industria (es. PCB, Metalli pesanti, Idrocarburi, piogge acide, etc.) -Miglioramento della qualità del suolo e delle acque sotterranee - Il suolo immagazzina e in parte trasforma minerali, materia organica, acqua, energia e diverse sostanze chimiche. Funge inoltre da filtro naturale per l'acqua sotterranea, la fonte principale di acqua potabile, e rilascia nell'atmosfera CO2, metano e altri gas. -Risanamento del suolo attraverso le comunità microbiche locali - Il suolo è l'habitat di una quantità e varietà enormi di organismi che vivono sotto e sopra alla sua superficie, ognuno dei quali è caratterizzato da modelli genici unici e per questo motivo assicura funzioni ecologiche essenziali che consentono (se opportunamente gestite) di degradare e rimuovere le contaminazioni ambientali. Un suolo ben gestito e tutelato assicura il perseguimento dei seguenti effetti: -il miglioramento delle condizioni di salute e del "benessere" delle popolazioni locali; -la rifunzionalizzazione ed il miglioramento degli ecosistemi degradati presenti nell'area del Parco e, conseguentemente, la qualificazione della loro biodiversità; -la qualificazione dei paesaggi presenti; -l'innesco di processi occupazionali continui nel tempo e nello spazio, legati anche ad una maggiore fertilità e fruibilità del suolo; -l'aumento della consapevolezza e della sensibilità ecologica delle popolazioni locali, con minore impatto delle attività antropiche sugli ecosistemi presenti; -la macchia mediterranea assicura la stabilità biologica e geologica dei suoli sia in collina (Murgia) che lungo le coste. In tal modo assicura il naturale controllo della corrivazione delle acque meteoriche, nonché la stabilità del suolo stesso attraverso l'attenuazione dei fenomeni di erosione superficiale; -la conservazione della biodiversità di fruttiferi non più coltivati su larga scala, garantisce la disponibilità di un Pool genico da cui attingere nella probabile necessità di arricchire il genoma delle specie coltivate per adeguarle ai cambiamenti climatici che si stanno palesando. CONGRUENZA CON LA PROGRAMMAZIONE DELLE OO.PP. IN VIGORE Congruente RUOLO E COERENZA DEL PROGETTO RISPETTO AL PIANO STRATEGICO DI AREA VASTA Coerente con la strategia, gli obiettivi e le proprietà del Piano Strategico. FATTIBILITÀ TECNICA-AMMINISTRATIVA Fattibile COMPATIBILITÀ URBANISTICA, AMBIENTALE E PAESAGGISTICA Compatibile QUADRO ECONOMICO DELL'INTERVENTO E SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA -Indicazione dei costi di realizzazione € 500 000,00 PROCEDURE AMMINISTRATIVE E CRONOPROGRAMMA Il progetto si svilupperà in 18 mesi consecutivi di attività. Cronoprogramma di sintesi: -Progettazione appalto: 4 mesi -Realizzazione lavori ed acquisto forniture: 18 mesi PROCEDURE DI CONSULTAZIONE PARTENARIALE Partner: -Ente di gestione provvisoria "Parco Regionale Terra delle Gravine" -CNR - IRSA; -I.N.E.A.; -LEA Area Jonica -Comuni; -Comunità montane; -Istituti Scolastici superiori. RACCORDO E COERENZA CON STRUMENTI URBANISTICI E DI PROGRAMMAZIONE In raccordo e coerenza con Piano Territoriale Coordinamento Provinciale (PTCP).

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