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CONSERVAZIONE E RECUPERO TRATTURI, GROTTE E CHIESE RUPESTRI NEL PARCO DELLE GRAVINE (Scheda progettuale Area Vasta)

  • Data: 13.11.08
  • Categoria: Aree protette
  • Autore/Fonte: Assessore Pietro GIACOVELLI

Dettagli della notizia

SOGGETTO PROPONENTE AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI TARANTO – ASSESSORATO AREE PROTETTE LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO L'intervento sarà localizzato nell'area del Parco Naturale Regionale "Terra delle Gravine " che si estende sul versante meridionale delle Murge sud – orientali e digrada verso il Mare Ionio nella fascia collinare inferiore compresa tra le isoipse 200 e 400 AREA DI REALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO La realizzazione dell'intervento riguarda la porzione di Area Vasta relativa a 28 comuni della Provincia di Taranto (esclusa Martina Franca) che si riferisce al "Parco delle Gravine". Comuni interessati : Crispiano – Statte – Massafra –Mottola - Palagiano – Palagianello – Ginosa – Laterza – Castellaneta - San Marzano – Grottaglie – Montemesola . Martina Franca godrà di stanziamenti a parte nell'ambito dell'Area Vasta "Valle d'Itria". DESCRIZIONE GENERALE DELL'INTERVENTO Il Parco Regionale " Terra delle Gravine " è nato con la legge regionale n. 18 del 20 dicembre 2005 e rappresenta uno dei parchi più estesi del territorio pugliese, interessando le aree naturali di ben 14 comuni, di cui 13 ricadenti nella Provincia di Taranto. Le finalità istituzionali del Parco sono essenzialmente volte alla salvaguardia ed al recupero degli habitat delle specie animali e vegetali presenti, di cui alcune rare, alla valorizzazione dei beni storici ed architettonici nonché del patrimonio antropologico e delle attività di produzione agricola ed artigianale. L'intervento proposto si integra con tutte le azioni già realizzate o programmate dall'ente Gestore, a partire dalla recente redazione di uno specifico Piano di Gestione del Parco, in corso di approvazione da parte della Regione Puglia, quale strumento attuativo delle misure di conservazione degli habitat naturali e delle specie floro.faunistiche ed atte a garantire la salvaguardia della biodiversità presente, con l'obiettivo, non secondario, di sensibilizzare le popolazioni, incrementare il senso di appartenenza ai luoghi e favorire la fruizione sostenibile dell'area. Il progetto riguarda la realizzazione di azioni integrate volte alla conservazione, recupero ed alla valorizzazione della rete dei tratturi, di alcune grotte di particolare interesse naturalistico e di circa trenta chiese rupestri presenti nel parco. I tratturi, nella specifica contestualizzazione storica e territoriale dei paesi ricadenti nell'area considerata, alcuni dei quali interessati anche alla pratica della transumanza, assumono particolare rilievo di carattere ambientale ed economico e possono rappresentare elemento di attrattività e sviluppo, a condizione che si garantisca oltre allo stato di conservazione dei suoli, anche la loro efficace conservazione. La Provincia di Taranto ha già partecipato ad importanti iniziative volte alla valorizzazione dei retaggi culturali dell'antichissima tradizione pastorale con al centro lo studio e la ricerca del ruolo delle vie dei tratturi e la loro funzione nel contesto storico, economico e produttivo, all'interno di un progetto all'attenzione del Ministero dell'Ambiente e dei beni Culturali che coinvolge diverse regioni dell'area meridionale " Il parco dei regi tratturi ". In particolare per quanto attiene ai percorsi della transumanza è noto che essa non fu solo un fenomeno settoriale, quanto piuttosto un fenomeno di civiltà, tanto che molti studiosi parlano espressamente di "civiltà della transumanza", una civiltà dotata di modelli economici, sociali, culturali, religiosi, urbanistici, architettonici e giuridici propri che, per la sua presenza significativa nel territorio ionico, si intende approfondire, conoscere e diffondere. L'intervento proposto intende dare ulteriore rilievo a questi tratti distintivi del paesaggio rurale e rupestre, come ai muretti a secco che delimitano questi sentieri naturali spesso tracciati dalle greggi negli spostamenti tra i pascoli estivi e quelli invernali, definiti " lungo fiume d'erba ", vera e propria " infrastruttura ecologica" che fungeva sia da strada che da pascolo per gli animali che la percorrevano. Tali vie, opportunamente conservate e valorizzate, possono costituire una testimonianza della tradizione pastorale del passato e strumento per uno sviluppo compatibile del territorio. Il progetto si propone di analizzare i tratturi più significativi presenti nel Parco delle Gravine, dal punto di vista storico e funzionale, anche quali collegamenti naturali tra siti diversi, realizzando opere di conservazione e creando sentieri destinati a percorsi pedonali, equestri e/o ciclabili per la più interessante e suggestiva conoscenza e fruizione del Parco, nella sue straordinarie peculiarità. Tali sentieri rappresenteranno veri e propri percorsi anche per la messa in rete delle antiche masserie presenti nell'area, con particolare rilievo di quelle destinate agli allevamenti di razze autoctone, quali il cavallo murgese, la mucca podolica, l'asino e saranno funzionalmente collegati anche alle aree di accoglienza attive o in corso di realizzazione, disseminate in tutto il territorio delle gravine. Ulteriore intervento riguarderà la valorizzazione e la salvaguardia artistica, culturale ed ambientale delle numerose chiese rupestri e delle grotte di particolare interesse presenti in tutto il territorio del Parco delle Gravine, mediante la realizzazione di sistemi di protezione e l'allestimento di tabellazione informativa presso ogni sito. Il fenomeno delle chiese e dei nuclei insediativi rupestri in Puglia, risalenti ai secoli della dominazione bizantina ( IX – XII secolo ) in passato ignorato o considerato fenomeno marginale rispetto ad altre testimonianze storico-artistiche con cui viene identificata l'immagine della Ragione nel corso degli anni è stato rivalutato ed è entrato a pieno titolo nel patrimonio storico artistico pugliese. Anche nell'area ionica ed in particolare nel Parco delle Gravine il fenomeno dell'habitat rupestre fornisce straordinarie tracce sulle vite materiali, gli aspetti linguistici e devozionali delle comunità rurali, confermando spesso il ruolo centrale svolto da questa terra nel medioevo nei rapporti tra Oriente e Occidente. Realizzare, mediante la conservazione dei tratturi, veri e propri itinerari storico-artistici , percorsi mirati che conducono il visitatore del Parco agli insediamenti rupestri ed in particolare alle chiese presenti sul territorio, appositamente protette e valorizzate, potrà fornire ulteriore impulso allo sviluppo sostenibile del territorio. La Puglia offre altresì un ricchissimo e affascinante patrimonio di testimonianze archeologiche provenienti dal mondo ipogeo, con il ritrovamento di pitture rupestri, reperti neolitici, ecc. Ogni grotta può essere considerata sicuramente uno scrigno di possibili tesori di inestimabile valore scientifico che testimoniano la frequentazione umana nel corso dei secoli passati. In un territorio carsico come quello della Terra delle Gravine con assenza di corsi d'acqua superficiali, le grotte hanno un rilievo fondamentale perché costituiscono le vie di penetrazione nel sottosuolo delle acque di pioggia ma anche perché rappresentano una importante chiave di lettura per lo studio del territorio e della preistoria. Infatti le grotte vengono frequentate spesso dalle scolaresche che ne usufruiscono a scopi didattici. Motivo preminente per approntare una tutela alfine di valorizzarle e di preservarle, rendendole fruibili a scopi didattici e turistici. Lo specifica azione proposta riguarda in particolare le grotte di seguito descritte: GROTTA DI PILANO (in agro di Crispiano) L'ingresso si apre in gravina, presenta un andamento orizzontale con numerose concrezioni a forma di mamelloni, l'androne da cui si accede alla grotta ha interesse archeologico preistorico GROTTA PARCO DELLA VIGNA ( in agro di Statte) Si trova a ridosso della gravina dell'Orimini, la cavità presenta un andamento orizzontale, e non ha rilevanti dimensione ma riveste in importante interesse archeologico – preistorico. GROTTA DI LEUCASPIDE ( in agro di Statte) Si apre nell'omonima gravina e presenta un andamento orizzontale. Sono state rinvenute sulle pareti all'interno della grotta delle pitture rupestri di notevole pregio. GROTTA DELLA STINGE (in agro di Crispiano) Insiste nel comune di Crispiano e si è aperta durante lo scavo per la posa in opera della condotta di metano. In seguito è stata sistemata dal comune con una scala di metallo perchè ha un andamento a pozzo, ma ora la scala non è più agibile perchè deteriorata dal tempo . Si presenta con una galleria lunga e molto concrezionata. L'intervento complessivo riguarda in sintesi: -L'analisi dei tratturi di particolare rilievo storico-ambientale -La realizzazione interventi di conservazione e protezione dei sentieri -Il ripristino/ristrutturazione dei muretti a secco delimitanti i tratturi -L'installazione di tabellazione informativa -La creazione di sentieri pedonali/equestri/ciclabili -La messa in rete delle masserie presenti nel Parco e collegate da tratturi con indicazione dei percorsi -La realizzazione sistemi di protezione esterna di n. 30 chiese rupestri -L'installazione di tabellazione informativa presso ogni sito -La creazione di sentieri pedonali/equestri/ciclabili per l'accesso alle chiese rupestri -La realizzazione di sistemi di protezione esterna di n. 6 grotte -La Riqualificazione degli accessi a n. 6 grotte per favorire la loro conoscenza diretta ed a scopi didattici INDICAZIONE DEGLI OBBIETTIVI STRATEGICI, DEI RISULTATI E DEGLI EFFETTI ATTESI Le azioni proposte prefigurano il raggiungimento di molteplici obiettivi, riconducibili alle finalità generali della istituzione del Parco ed orientate alla promozione ed allo sviluppo del territorio. Nello specifico l'intervento si pone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: -Qualificare e tutelare i paesaggi presenti nei loro tratti distintivi -coniugare tutela e valorizzazione delle risorse naturali con la promozione dell'attrattività dell'ambiente e dei luoghi -bonificare le grotte dall'inquinamento da pietre e preservarle per il futuro delle nostre generazioni -diffondere la conoscenza della specificità del Parco, dei Comuni ricadenti nell'area e delle comunità, delle tradizioni storiche e del patrimonio artistico -Contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio valorizzando le dimensioni ambientali, sociali ed economiche delle attività -Contribuire al miglioramento della qualità dei servizi turistici -Sostenere le azioni ed il protagonismo dell'associazionismo locale in campo ambientale -Promuovere e sostenere le produzioni locali ( artigianato, agroalimentare ) Risultati attesi -Aumento del numero di visitatori del Parco e del territorio della provincia ionica -Accrescimento della sensibilità dei cittadini alle tematiche ambientali -Maggior grado di conoscenza delle peculiarità naturalistiche, storiche ed artistiche del Parco delle Gravine -Positive ricadute sul piano della conoscenza e commercializzazione dei prodotti tipici -Aumento flussi turistici all'interno della Comunità del Parco -Stimolo alla realizzazione di strutture di ospitalità: B&B, aziende agrituristiche, capmping.. CONGRUENZA CON LA PROGRAMMAZIONE DELLE OO.PP. IN VIGORE Congruente RUOLO E COERENZA DEL PROGETTO RISPETTO AL PIANO STRATEGICO DI AREA VASTA L'intervento riveste un ruolo centrale rispetto al Piano Strategico di Area Vasta che individua nel settore ambientale e nella protezione/promozione/valorizzazione delle risorse naturali ed ambientali e del patrimonio storico/artistico uno dei principali motori di sviluppo della provincia di Taranto sotto il profilo economico, sociale e culturale FATTIBILITA' TECNICA-AMMINISTRATIVA Non si rilevano cause ostative alla fattibilità del progetto COMPATIBILITA' URBANISTICA, AMBIENTALE E PAESAGGISTICA L'intervento previsto non ha rilievo urbanistico. Per la specificità delle azioni previste ( ubicazione, scelta dei materiali, indicazioni tecniche ) non prevede impatti negativi in campo ambientale, integrando e valorizzando le risorse paesaggistiche. QUADRO ECONOMICO DELL'INTERVENTO E SOSTENIBILITA' FINANZIARI Indicazione dei costi di realizzazione: Il costo complessivo dell'intervento è pari a € 3.000.000,00 PROCEDURE AMMINISTRATIVE E CRONOPROGRAMMA Il progetto troverà completa realizzazione nell'arco di 24 mesi consecutivi. Cronoprogramma di sintesi: -Progettazione esecutiva, procedure di affidamento lavori e acquisto forniture: mesi 8 -Realizzazione lavori : 12 mesi -Avvio dell'intervento: 4 mesi PROCEDURE DI CONSULTAZIONE PARTENARIALE L'intervento rientra nelle progettualità relative alla Gestione del parco già ampiamente discusse in sede interistituzionale con tutti i Sindaci dei Comuni ricadenti nel Parco, con le associazioni di categoria e quelle operanti in campo ambientale, con le sedi formative superiori ed universitarie in campo agrario-forestale e scientifico. Si prevede di stipulare appositi protocolli o accordi di programma con i seguenti enti pubblici, economici, privati e del privato sociale: -Comuni ricadenti nell'area del Parco -Ente di Gestione "Parco delle Gravine" -Istituti scolastici superiori presenti nell'area del Parco del settore ambientale e turistico -Università di Taranto -Uffici periferici Ministero Ambiente e Beni Culturali -Associazioni di categoria con particolare riferimento al settore agroalimentare e alberghiero -Associazioni operanti in campo ambientale e culturale e/o con finalità riconducibili al settore -Comunità Montane -CNR -IRSA -LEA RACCORDO E COERENZA CON STRUMENTI URBANISTICI E DI PROGRAMMAZIONE Il progetto si raccorda coerentemente con tutti gli strumenti di Programmazione Territoriale e Regionale del settore ambientale, culturale e paesaggistico.

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