Vertenza ex Miroglio, torna il sereno per 105 lavoratori
Saranno riassunti dalla QBell che a Ginosa si occuperà dell'assemblaggio di monitor e televisori
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Dal tessile all'information technology, lo stabilimento di Ginosa della Miroglio passa ora nelle mani della QBell, l'azienda friulana che in Terra Ionica si occuperà dell'assemblaggio di monitor e televisori.
Per 105 lavoratori torna il sereno perché entro la fine di novembre rientreranno in fabbrica. A giugno le prime assunzioni, quindi nuovi ingressi a giugno, luglio e settembre quando saranno pienamente operative le linee di assemblaggio.
Dopo l'accordo firmato a Roma al ministero dello Sviluppo economico, questa mattina a Palazzo del governo la Provincia di Taranto, rappresentata dagli assessori al Lavoro e alle Politiche giovanili, Luciano De Gregorio e Marta Teresita Galeota, ha fatto sapere che garantirà la riqualificazione professionale delle maestranze organizzando dei corsi di formazione mirati.
Dopo quattro anni, la vertenza degli ex miroglini sembra dunque aver imboccato la strada della definitiva soluzione grazie al gioco di squadra di enti locali, ministero dello Sviluppo economico, Regione Puglia e sindacati.
Oltre ai 105 lavoratori che saranno riassunti, sul tappeto c'è anche l'ipotesi di rimettere in piedi l'altro stabilimento del gruppo Miroglio che insiste sul territorio di Castellaneta. Si tratta di un'altra opportunità che la QBell sta prendendo in seria considerazione. Alla fine, i nuovi occupati potrebbero diventare 190.
Questa mattina in Provincia erano presenti anche Antonio Giuseppe Recchia della task force regionale sull'occupazione, l'ex parlamentare ionico Ludovico Vico e una nutrita rappresentanza dei lavoratori.