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Servizio idrovie, appello alla Regione. Florido sostiene le ragioni dell'Amat

Chiesta la modifica al cosiddetto servizio minimo: si punta sulla linea di collegamento con l'isola di San Pietro

Dettagli della notizia

Da oltre un anno non è possibile attraccare al terminal della linea invernale del servizio idrovie dell'Amat, a San Vito, a causa delle imponenti mareggiate che negli scorsi anni hanno progressivamente modificato ed innalzato il fondale marino. L'azienda per la mobilità urbana si è quindi rivolta alla Regione per chiedere la modifica al programma di esercizio del trasporto pubblico con modalità marittima. L'Amat chiede insomma di essere autorizzata a svolgere, quale "servizio minimo", il solo collegamento tra Taranto e l'isola di San Pietro nel periodo 1° maggio 30 settembre. A sostenere questa richiesta, è anche il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, che ha scritto una lettera al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e all'assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo. Ecco il testo integrale della missiva: "Gentilissimo Presidente, vengo a sottoporre alla Tua cortese attenzione una delicatissima questione legata al trasporto pubblico locale a Taranto che, se non adeguatamente affrontata e risolta, potrebbe costituire un ulteriore tassello negativo da aggiungere all'intricato puzzle di sfavorevoli circostanze che hanno ridotto la città di Taranto nelle ben note condizioni. Premetto che con deliberazione n° 1063 del 12/07/2006, la Giunta Regionale Pugliese ha qualificato "servizio minimo", in forza delle disposizioni di cui alla L.R. n° 1/2005 – art. 53, il servizio di trasporto pubblico con modalità marittima nel Comune di Taranto, alla vincolante condizione che esso fosse attivato entro e non oltre il 1° luglio 2007. Tale servizio è articolato su due diverse linee: una annuale che collega Taranto centro al quartiere San Vito; una estiva che collega Taranto all'Isola di San Pietro, sede di uno stabilimento elioterapico della Marina Militare. Circa tale linea estiva, in forza di precedenti intese raggiunte tra Marina Militare, Comune di Taranto ed AMAT (Azienda per la Mobilità nell'Area di Taranto), nel periodo Maggio-Settembre di ogni anno l'AMAT, mediante proprie motonavi, assicura collegamenti con la predetta isola nell'arcipelago delle Cheradi; di contro la Marina Militare consente l'accesso giornaliero al proprio stabilimento a circa un centinaio di cittadini. I Tarantini fin dall'epoca Napoleonica (durante la quale furono eretti sulle isole Cheradi postazioni militari) non hanno mai più avuto accesso alle predette strutture. Causa imponenti mareggiate che negli scorsi anni hanno progressivamente modificato ed innalzato il fondale marino, da oltre un anno non è possibile attraccare in località San Vito, terminal della linea invernale. I lavori necessari per il ripristino dell'attracco sono ampi, complessi ed articolati e sono di competenza del Comune di Taranto. Inutile sottolineare che la grave crisi che attanaglia il civico ente impedisce, al momento, la progettualità e l'esecuzione di qualsiasi intervento di siffatta natura. Alla luce di tali circostanze, l'Azienda AMAT ha richiesto all'Assessorato Regionale ai Trasporti, in data 24/11/2006, una modificazione del programma di esercizio sopra descritto, nel senso di autorizzare l'esecuzione, quale "servizio minimo", della sola linea di collegamento tra Taranto e l'Isola di San Pietro nel periodo 1° Maggio – 30 Settembre. A fronte di tale riduzione dei servizi già assentiti con la citata deliberazione di G.R. 1063/2006, è stato abbattuto il contributo regionale che da iniziali € 366.590/anno per l'intero servizio è stato contenuto in € 330.509,00/anno per il servizio estivo. Dalla data di presentazione della sopra descritta istanza sono passati circa 4 mesi senza che dal competente Assessorato Regionale sia pervenuto all'Azienda AMAT alcun cenno d'assenso. Mi riferiscono, anzi, che le risposte ricevute dal Presidente dell'Azienda, a fronte dei solleciti scritti e verbali avanzati, siano sempre più elusive e dilatorie. Pur sapendo che non vi è alcun bisogno di richiamare la Tua attenzione sulla grave situazione che riguarda la città di Taranto, sulle difficili condizioni in cui versano le istituzioni cittadine e, di riflesso, le aziende direttamente collegate alle sorti del Comune, mi permetto di sollecitare il Tuo personale interessamento affinché possa darsi corso alla richiesta sopra descritta. Si tenga conto, infine, che la Marina Militare ha più volte sollecitato l'Azienda AMAT a definire il programma dei collegamenti con l'Isola di San Pietro, rappresentando che la mancata realizzazione dei servizi concordati comporterà, di riflesso, la perdita del diritto all'accesso alle strutture dell'isola da parte dei cittadini non militari. Ciò, oltre al danno economico a carico dell'Azienda di trasporto, costituirebbe un danno gravissimo in termini socio – culturali che sarebbe inflitto ad una società già duramente provata dalle più volte richiamate particolari, e per certi versi esclusive, condizioni in cui versa il capoluogo jonico.

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