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Sequestrata discarica abusiva di materiale edile

In agro di Martina Franca, in un'area protetta. Operazione congiunta del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia provinciale. Tre persone denunciate a piede libero all'Autorità giudiziaria

Dettagli della notizia

Il personale della Stazione Forestale di Martina Franca congiuntamente a quello della Sezione di Polizia giudiziaria della Polizia Provinciale di Taranto, diretti dai rispettivi comandanti Sante Lucarella e Nicola Rinaldi, hanno proceduto al sequestro di una discarica di 450.000 chili di rifiuti speciali provenienti da demolizione edile sita in località Presidente, nell'agro di Martina Franca, in area boscata di particolare pregio naturalistico ed ambientale. Infatti l'area dal punto di vista paesaggistico è classificata Ambito Territoriale Esteso di "valore rilevante B" ed in quello denominato "Vincoli e segnalazione Architettonico-Archeologiche" come zona trulli, del Piano Urbanistico Regionale Tematico della Regione Puglia, nonché in area SIC (Sito d'Importanza
Comunitaria) IT9130005 – "Murgia Sud-Est" ai sensi della Direttiva Comunitaria 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatica e classificata fra le aree naturali protette e pertanto sottoposta alle norme di tutela previste dalla normativa europea, nazionale e regionale, ciò in concordanza altresì con la Deliberazione del Ministero dell'Ambiente – Comitato per le aree protette del 1996.
Nella medesima attività investigativa si è proceduto anche al sequestro dei rifiuti stoccati ancora nel cantiere edile sito in via Grassi a Martina Franca, ove è stato demolito un intero immobile. L'attività congiunta dei due corpi di Polizia, ha permesso di scoprire un traffico illecito di rifiuti che anziché confluire in discarica autorizzata venivano abbandonati direttamente nelle campagne martinesi. Gli autori, in pratica, provvedevano a conferire un terzo dei rifiuti in discarica autorizzata mentre la rimanente parte in modo illegale, determinando di fatto una discarica abusiva a cielo aperto, peraltro in area protetta. Ciò ha costituito un ingiusto vantaggio patrimoniale per gli artefici delle attività delittuose poste in essere, in quanto hanno evitato di sostenere delle spese del conferimento in discarica e l'elusione dell'ecotassa regionale, per un importo di circa 15.000 euro.
Sono stati denunciati a piede libero all'Autorità giudiziaria tre persone quali titolari delle società esecutrici dei lavori. Inoltre il titolare di una delle ditte sarà anche deferito al Dipartimento Provinciale del Lavoro per l'utilizzo di personale "a nero" senza alcuna assunzione o contratto di lavoro. Agli stessi saranno comminate pesanti sanzioni amministrative previste dalle
norme in materia per un importo superiore ai 100.000 euro.
 

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