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"Segnali incoraggianti, il bene comune si costruisce insieme"

Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, traccia il bilancio di fine anno

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"Volge al termine un altro anno ed è quindi tempo di bilanci. Molti osservatori, soprattutto attraverso i mezzi di informazione, evidenziano giustamente i tanti problemi che ancora affliggono la Terra Ionica. L'elenco è lungo e tristemente noto. E tuttavia, lo sappiamo, fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Alcuni segnali incoraggianti ci sono e vanno opportunamente registrati. Personalmente ho sempre considerato le classifiche sulla qualità della vita come degli indicatori di marcia da esaminare con razionalità e senza strumentalizzazioni di parte. Queste indagini, infatti, chiamano in causa non solo le istituzioni ma tutto il tessuto socioeconomico del territorio preso in esame; sarebbe dunque scorretto, da parte dei politici, a seconda dei casi, attribuirsi meriti o respingere con sdegno le critiche. Detto questo, qualche in passo in avanti è stato fatto se è vero che secondo la tradizionale e autorevole classifica stilata dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" la provincia ionica, rispetto allo scorso anno, ha guadagnato tre posizioni consolidando così un trend comunque positivo. E se pagelle come questa ci confermano che non tutti gli sforzi sono inutili per migliorare la qualità della vita, vanno d'altra parte sottolineati alcuni fatti rilevanti accaduti nel 2008. La lotta all'inquinamento vede finalmente una comunità compatta e determinata nel raggiungere obiettivi precisi ed in tempi prestabiliti; gli enti locali, la Regione Puglia, le associazioni ambientaliste, il mondo delle professioni e della sanità, la stampa, tutti uniti in una battaglia che si può e si deve vincere. La legge antidiossina approvata dal Consiglio regionale pugliese rappresenta il segno tangibile di questa svolta storica. La Provincia di Taranto, in questo contesto, ha compiuto scelte decisive: assunzione di personale specializzato, finanziamenti all'Arpa per il monitoraggio ambientale, potenziamento del parco mezzi a disposizione del settore Ecologia e Ambiente. Sul versante della dotazione infrastrutturale e dello sviluppo, è da segnalare l'apprezzabile lavoro che si sta svolgendo nell'ambito del progetto di Area Vasta. E ancora: dopo anni di lotta e di sacrosante rivendicazioni, Taranto e la sua provincia hanno finalmente un polo universitario degno di questo nome con tre facoltà autonome e altre due in arrivo, secondo quanto stabilito dall'accordo di programma sottoscritto con l'ateneo barese. Il Politecnico, con la facoltà di ingegneria di Taranto, è tra i migliori in Italia. Ai nostri studenti e a tutti gli operatori della scuola, la Provincia di Taranto in questi anni ha garantito l'esecuzione in tempi brevi degli interventi di manutenzione ordinaria con un investimento nell'edilizia scolastica di 30 milioni di euro. Tra poche settimane sarà terminata la costruzione del liceo di Mottola e già pensiamo ai licei da realizzare a Massafra e Grottaglie. Ma al di là di questi come di tanti altri provvedimenti che tra sei mesi saranno giudicati dagli elettori ionici, in questo momento mi interessa sottolineare un altro aspetto non meno importante. Per superare le difficoltà che tutti conosciamo, a mio avviso occorre innanzitutto impegnarsi per rafforzare la coesione sociale e indicare una prospettiva di sviluppo capace di trovare la più larga condivisione possibile. Gli schieramenti politici, com'è giusto che sia, hanno proposte diverse ma su punto bisognerebbe trovarsi tutti d'accordo: il bene comune si costruisce insieme. Per farlo, è necessario riconoscersi in un'identità collettiva che forse con più convinzione e passione dobbiamo riscoprire e valorizzare. La Provincia di Taranto, in questi anni, si è sforzata di interpretare questo preciso stile di governo rispettando le altre istituzioni, adottando scelte ispirate solo e soltanto all'interesse generale, lanciando appelli al dialogo e al senso di responsabilità nel superiore interesse della Terra Ionica. È questa la concezione della politica in cui ci riconosciamo, è questa la visione culturale che anima e continuerà ad animare il nostro impegno. Infine, rivolgo un pensiero particolare a quanti vivono il dramma della disoccupazione, ai cassintegrati e ai tanti che il lavoro temono di perderlo. A tutti noi, anche nel 2009, è affidato il compito di difendere l'occupazione nella consapevolezza che questa sfida dovrà necessariamente coniugarsi con l'impegno a migliorare l'ambiente nel quale viviamo e a tutelare la salute nei luoghi di lavoro".

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