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Rifiuti e resine industriali, la Polizia provinciale sequestra un'area di 4000 metri quadrati

Nei pressi del fiume Galeso. Gli atti al vaglio dell'Autorità giudiziaria

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Il 23 novembre scorso, a seguito di segnalazioni pervenute presso il Comando, personale della sezione operativa "Ambiente" della Polizia Provinciale, coordinata dal maggiore Leonardo Di Castri, operava il sequestro giudiziario di un'area a ridosso del fiume Galeso per abbandono di rifiuti, tra cui due fusti metallici. Con l'ausilio di personale dell'ARPA Puglia – D.A.P. di Taranto e del Comando dei Vigili del Fuoco sono stati aperti i due fusti e campionati i contenuti. Ad una prima sommaria impressione si tratterebbe di resine industriali che saranno vagliate dall'organo tecnico di controllo preposto.
Intorno ai due fusti insiste una vera e propria discarica abusiva di rifiuti vari che hanno indotto gli operanti al sequestro probatorio di un superficie di circa 4000 metri quadri per un totale stimato di circa 60 metri cubi di rifiuti. Gli atti sono al vaglio dell'Autorità Giudiziaria.
L'area sequestrata si estende ai due lati della stradina di accesso all'area orientale del Galeso, in parte boscata, troppo spesso soggetta ad incuria, incendi ed abbandoni di rifiuti. Si tratta di un'area con frequentazioni anche poco chiare, attesa la presenza di siringhe e di approdi abusivi per imbarcazioni. Ma si tratta pur sempre di un'area destinata a costituire un parco cittadino intorno al fiume dei tarantini, il Galeso, atteso da decenni e con i lavori, avviati da tempo nella parte più occidentale ma spesso oggetto di atti vandalici. Eppure dovrebbe costituire un polmone verde caro a tutti i cittadini di Taranto, soprattutto per gli appassionati della storia locale che qui trovano elementi di sicuro interesse. Ad oggi è frequentato da appassionati di footing, da famiglie e naturalisti ma con loro si mescolano anche soggetti meno raccomandabili.
Di qui la decisione di inviare con sempre maggiore frequenza le pattuglie della Polizia Provinciale. E proprio nell'ambito di questi controlli è stata portata a termine l'ultima operazione in ordine di tempo, quella cioè che ha portato al sequestro di un'area di circa quattromila metri quadri.

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