Porto, Florido scrive al ministro Bianchi e al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola
Il capo dell'Amministrazione provinciale: dopo anni di sostanziale paralisi, registriamo alcuni segnali incoraggianti per il rilancio del porto di Taranto che dovremo proporre all'attenzione del mondo economico e commerciale per quello che oggettivamente rappresenta: la porta d'Europa per le merci che provengono dall'estremo Oriente. La concorrenza europea, pero', non sta a guardare ma anzi gioca d'anticipo come nel caso della Spagna che sta investendo molto, per esempio, sull'asse Algiasiras-Duisburg. Per questa ragione, occorre procedere con speditezza alla nomina del nuovo presidente dell'Autorità portuale di Taranto
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In merito alla vicenda della nomina del presidente dell'Autorità portuale di Taranto, il presidente della Provincia Gianni Florido ha scritto una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi e al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
Ecco il testo della missiva:
Signor Ministro, Signor Presidente,
ieri mattina il consiglio di amministrazione della società Distripark (piattaforma per la logistica retroportuale finanziata con i fondi della delibera Cipe 155/2000) da me presieduta, ha preso atto della fine degli espropri che hanno interessato un'area di 72 ettari e ha predisposto il percorso operativo per la infrastrutturazione primaria della stessa.
Questa è certamente una buona notizia che si somma a quella della recente approvazione, da parte del Comitato portuale, del piano regolatore del porto sul quale la struttura commissariale del comune di Taranto sta per ufficializzare l'intesa.
Quindi, dopo anni di sostanziale paralisi, registriamo alcuni segnali incoraggianti per il rilancio del porto di Taranto che dovremo proporre all'attenzione del mondo economico e commerciale per quello che oggettivamente rappresenta: la porta d'Europa per le merci che provengono dall'estremo Oriente.
La concorrenza europea, però, non sta a guardare ma anzi gioca d'anticipo come nel caso della Spagna che sta investendo molto, per esempio, sull'asse Algiasiras-Duisburg. Eppure, occorre ricordare che utilizzando lo scalo ionico è possibile raggiungere la Germania, Duisburg appunto, molto prima. Il porto di Taranto, insomma, garantisce indubbi vantaggi competitivi. Ma certo bisogna fare dei passi in avanti per superare l'attuale fase di stallo. Proprio per queste ragioni, e nella certezza di interpretare il sentimento prevalente dei cittadini della provincia di Taranto, ritengo sia importante procedere con speditezza alla nomina del nuovo presidente dell'Autorità portuale di Taranto.
So bene che tale nomina non è la sola da effettuare su scala nazionale e so anche, evidentemente, delle tensioni che la vicenda sta suscitando nella comunità ionica.
Vicenda per la quale, com'è noto, ho richiamato e richiamo le prerogative a me assegnate dall'articolo 50 del Testo Unico 267/2000 e dall'articolo 63 dello Statuto della Provincia di Taranto nella indicazione del presidente. Il porto di Taranto merita una guida stabile, capace di garantire solidità progettuale ed operativa in coerenza alle aspettative programmatiche del centrosinistra locale e nazionale ed in totale discontinuità con il passato.
Attendo perciò da Voi una risposta rapida per ridare serenità ad un territorio che allo sviluppo della portualità ha assegnato un ruolo decisivo per il suo riscatto economico e sociale.