La Regione Puglia approva il "Piano Regionale di riordino della rete delle istituzioni scolastiche per l'anno scolastico 2010/2011"
Approvata la Delibera di Giunta Regionale n. 2594 del 22-12-2009 che definisce il Piano Regionale di riordino della rete scolastica. In allegato il testo integrale della Delibera, il Piano di riordino e una nota dell'Ufficio Scolastico Regionale
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In base a quanto affermato dall'Assessore al Sud e Diritto allo Studio (Pubblica istruzione, Università, Beni Culturali, Musei, Archivi, Biblioteche, Ricerca scientifica), prof. Gianfranco Viesti,la Regione Puglia ritiene che il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell'offerta formativa non siano una questione di meri risparmi di spesa, ma siano connessi alla costruzione di un sistema scuola in grado di garantire elevati livelli qualitativi.
La Regione ritiene necessario conseguire, nell'ottica dell' accordo Stato- Regioni sull'attuazione del Titolo V della Costituzione in via di definizione, contemporaneamente due risultati: migliorare qualitativamente il servizio scolastico ed ottimizzarne complessivamente le risorse.
La mera soppressione di autonomie scolastiche, senza una nuova e migliore organizzazione delle scuole coinvolte, dal punto di vista strutturale e organizzativo, non produce alcun effetto positivo per gli utenti e i lavoratori della scuola.
Una migliore rete scolastica pugliese richiede un lavoro di lungo periodo ed interventi di ampio respiro.
L'Assessorato ha già attivato un'azione per fare fronte al complesso processo attuativo connesso al possibile riordino della scuola superiore e per acquisire nuovi, efficaci strumenti per una programmazione mirata e coordinata dell'offerta formativa sul territorio, stabile nel tempo ed incentrata su una pluralità di scelte per una scuola di "qualità", anche a mezzo della auspicabile disponibilità delle cospicue somme destinate nel Par-Fas Puglia 2007/2013 all'edilizia scolastica e all'azione regionale nell'ambito del PON-FESR "Ambienti per l'apprendimento" 2007-2013. Una scuola migliore richiede sia un'azione di razionalizzazione, sia nuovi investimenti.
A partire dal prossimo anno si realizzerà un assetto a regime della rete scolastica, superando irrazionalità del passato ed il mero mantenimento dell'esistente. Ciò avverrà sia attraverso processi partecipati che prevedano il coinvolgimento attivo di studenti, famiglie, enti locali e organizzazioni sindacali, sia attraverso la programmazione delle risorse in conto capitale disponibili, nell'intento di costruire una rete che, anche attraverso una sensibile riduzione e un più razionale utilizzo dei punti di erogazione, produca vantaggi e ricadute positive per gli studenti ed i lavoratori della scuola.