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La Consulta per lo Sviluppo emblema dell'unità territoriale

Il 7 giugno il documento con le proposte della Nuova Vertenza Taranto. Intanto si attende il via libera dal Cipe per la piastra logistica che prevede un investimento di circa 200 milioni di euro. Porto ma non solo, si punterà anche su turismo, cultura, ambiente. Presto si chiederà al governatore Nichi Vendola di condividere il percorso intrapreso

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La Consulta per lo Sviluppo diventa l'emblema dell'unità territoriale per affrontare le emergenze sociali e programmare una nuova fase di crescita economica. Ne sono assolutamente convinti non soltanto il presidente della Provincia, Gianni Florido, ma anche Comune di Taranto, Camera di commercio, Autorità portuale, sindacati e Confindustria. Il 7 giugno prossimo la Consulta si riunirà nuovamente per approntare il documento contenente le proposte di quella che è stata definita la nuova vertenza Taranto; subito dopo, la presentazione ufficiale ai portatori di interesse di Terra Ionica con l'obiettivo di raggiungere il più largo consenso possibile all'iniziativa voluta dagli enti locali, dai sindacati, dalle organizzazioni di rappresentanza del mondo economico e dall'Autorità portuale. Nel frattempo, al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, si chiederà di condividere il percorso intrapreso. La riunione di questa mattina a Palazzo del governo è servita soprattutto ad approfondire gli aspetti salienti della bozza elaborata da Gianni Florido. Due le premesse: la Terra Ionica, per 120 anni in "perenne appalto" allo Stato merita ora una compensazione in termini di progetti e finanziamenti per puntare finalmente sulle reali vocazioni del territorio, a partire ovviamente dal porto; se è vero inoltre, come hanno sostenuto sia Prodi che Berlusconi, che Taranto rappresenta la piattaforma logistica del Mediterraneo e cioè lo snodo principale per i traffici commerciali da e per l'Estremo Oriente, allora bisogna essere coerenti fino in fondo con questa impostazione e finanziare tutte quelle opere propedeutiche all'effettivo rilancio dello scalo ionico. In questo senso, si attende il via libera dal Cipe per la piastra logistica che prevede un investimento di circa 200 milioni di euro. Porto, dunque, ma non solo. Le linee guida contengono anche indicazioni precise per quanto riguarda il turismo, l'ambiente, il polo museale, la civiltà rupestre, i centri storici, il sistema infrastrutturale. Su questi temi si chiederanno risposte concrete all'Esecutivo guidato da Berlusconi. Anche il metodo di lavoro proposto è stato condiviso: per guadagnare tempo e passare quanto prima alla discussione di merito, ci saranno tre "facilitatori" che rappresenteranno il governo, la Regione Puglia e la Consulta. Tre persone che avranno il compito di seguire passo dopo passo gli sviluppi della vertenza. Già prima dell'estate si attendono segnali incoraggianti dalla capitale, a partire proprio dai fondi destinati alla piastra logistica. A questo proposito, si sta valutando l'ipotesi di organizzare una manifestazione per sensibilizzare l'opinione pubblica. La parola d'ordine è stringere i tempi e serrare le fila di una mobilitazione che dovrà coinvolgere i cittadini e l'intera classe dirigente di Terra Ionica. Senza unità – è stato sottolineato da tutti i partecipanti all'incontro di questa mattina – sarà difficile portare a casa i risultati sperati. Attorno al tavolo il presidente Florido e l'assessore ai Lavori pubblici Costanzo Carrieri per la Provincia di Taranto, l'assessore Gianni Cataldino per il Comune di Taranto, il commissario Roberto Falcone, Francesca Sanesi e Francesco De Giorgio per la Camera di commercio, il presidente Luigi Sportelli, Francesco Murgino, Antonio Galeone e Mario Mantovani per Confindustria, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Luigi D'Isabella, Daniela Fumarola e Giancarlo Turi, il commissario Salvatore Giuffrè e il segretario generale Angelo Agliata per l'Autorità portuale di Taranto. "La Consulta si conferma il punto di riferimento per affrontare i temi legati all'emergenza occupazionale e allo sviluppo – ha commentato al termine dell'incontro, Gianni Florido -. C'è addirittura chi ha parlato di ultima spiaggia per evitare il peggio: i problemi sono infatti tanti ed è perciò fondamentale restare uniti. Questa comune consapevolezza mi conforta e mi fa dire che siamo sulla strada giusta".

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