Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Hai negato l'utilizzo di cookie. Questa decisione può essere revocata.
Hai accettato l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Questa decisione può essere revocata.

Futuro delle Province, l'appello di consiglieri e assessori al presidente Florido

Dettagli della notizia

Caro Presidente,
lo sfilacciamento tra istituzioni e cittadini, tra classe dirigente e opinione pubblica, è ormai un dato di fatto incontestabile. Numerose ricerche confermano quel che attesta il senso comune: la credibilità della classe dirigente italiana è ai minimi termini.
L'idea di una democrazia decidente fatica a farsi largo mentre è in atto un processo di modernizzazione dell'apparato pubblico e di definizione di quelle riforme istituzionali che nelle intenzioni dei soggetti proponenti dovrebbero contribuire, se effettivamente realizzate, a rilanciare le ambizioni del sistema Paese.
Intanto, la crisi economica continua a produrre effetti devastanti sul piano occupazionale, generando disorientamento e sfiducia, alimentando rabbia e malessere sociale.
Maggiore competitività delle imprese, sburocratizzazione della macchina amministrativa, abbattimento del debito pubblico, valorizzazione della meritocrazia, efficaci politiche industriali, Piano per l'occupazione a favore dei giovani, sono solo alcuni dei temi che affollano l'agenda politica di questi ultimi mesi.
In quest'ottica, la funzione e le competenze degli enti locali, in un pur auspicabile riassetto istituzionale dell'organizzazione dello Stato che salvaguardi l'autonomia territoriale e tuteli il principio di rappresentatività, rivestono un'importanza strategica.
Il riordino delle Province si inserisce a pieno titolo in questo percorso legislativo, costituendone a dir il vero uno dei perni principali.

 


- IL FUTURO DELLA PROVINCIA DI TARANTO

Il previsto accorpamento delle Province di Brindisi e Taranto prefigura uno scenario del tutto nuovo. Le ripercussioni sul piano sociale, culturale ed economico sono tutte da verificare.
Al di là del giudizio di merito che si può esprimere su questa vicenda, è fuor di dubbio che la fase storica che ci apprestiamo a vivere sarà talmente delicata da imporre a tutti noi uno sforzo supplementare di analisi e di condivisione di scelte e relative assunzioni di responsabilità.
Tu possiedi i requisiti morali e l'esperienza amministrativa necessari per ambire ad una candidatura al Parlamento. Hai dimostrato in questi otto anni di governo dell'Amministrazione provinciale di saper conciliare la visione del futuro con la prassi riformista delle scelte politiche che incidono nella vita quotidiana delle persone.
Dal contributo offerto alla concertazione istituzionale agli investimenti per l'edilizia scolastica e la manutenzione stradale, dalle opere pubbliche alla promozione territoriale, da una oculata gestione delle sempre minori risorse finanziarie a disposizione alle misure adottate per migliorare la qualità della vita, la Provincia di Taranto ha sempre svolto egregiamente la sua parte. Tu hai espresso ed incarnato ai più alti livelli questo patrimonio di esperienze e di valori.
Noi siamo altresì convinti che questa significativa stagione politica e istituzionale debba essere preservata ed anzi portata a termine in ossequio al mandato elettorale ricevuto dai cittadini di Terra Ionica. Noi tutti avvertiamo il dovere di completare quelle opere descritte nel programma elettorale con il quale nel 2009 abbiamo ottenuto il necessario consenso per amministrare il nostro territorio, in continuità con l'ottimo lavoro svolto nel quinquennio precedente.
Più in generale, poi, Taranto e la Terra Ionica stanno affrontando sfide particolarmente impegnative tra le quali spicca la battaglia contro l'inquinamento, in una prospettiva di progressiva ambientalizzazione dell'apparato industriale. Sarebbe pertanto inopportuno se la Provincia di Taranto si chiamasse fuori proprio ora da questo nuovo ciclo del quale fanno finalmente parte anche i superiori livelli istituzionali e cioè la Regione Puglia e il governo nazionale. La Provincia di Taranto deve insomma continuare a svolgere il prezioso ruolo di coordinamento territoriale avviato e portato avanti con buoni risultati dalla Consulta per lo Sviluppo. Ma, soprattutto, essa deve poterlo fare con l'autorevolezza che solo la legittimazione del voto popolare può conferire al consiglio provinciale, al Presidente e quindi, indirettamente, alla giunta provinciale.
Caro Presidente, alla luce di queste considerazioni ti invitiamo a condividere con noi ulteriori momenti di approfondimento di questi importanti temi e, se del caso, a rivedere la tua annunciata decisione di dimetterti dalla carica di presidente della Provincia.
Tu rappresenti certamente un valore aggiunto per il Partito Democratico e per l'intera coalizione di centrosinistra e siamo sicuri che le tue qualità politiche potranno tornare utili anche in futuro. Devi sapere sin d'ora che potrà sempre contare sul nostro incondizionato sostegno a prescindere dalle tue determinazioni.
Il nostro auspicio, tuttavia, è che l'esaltante esperienza amministrativa che ci vede tutti protagonisti, sebbene con responsabilità e ruoli diversi, possa continuare sotto la tua guida autorevole di presidente della Provincia di Taranto.

Direttiva per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti

Hai trovato utile, completa e corretta l'informazione?
  • 1 - COMPLETAMENTE IN DISACCORDO
  • 2 - IN DISACCORDO
  • 3 - POCO D'ACCORDO
  • 4 - ABBASTANZA D'ACCORDO
  • 5 - D'ACCORDO
  • 6 - COMPLETAMENTE D'ACCORDO
Torna a inizio pagina