Francesco e il pianoforte: quando la musica diventa terapia e ragione di vita
La testimonianza di Salvatore Tomai, collaboratore della trasmissione Rai "A Sua Immagine". Tanti anni di studio all'istituto Paisiello, il riconoscimento della Provincia di Taranto per un ragazzo considerato "un'eccellenza di Terra Ionica"
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Ho conosciuto Francesco Salinari nel settembre scorso, perché dovevo realizzare dei contributi filmati per A Sua Immagine, la rubrica religiosa di Raiuno con cui collaboro da alcuni anni. La puntata vedeva protagonisti Francesco Salinari e la mamma Antonietta, ed è andata in onda il 16 ottobre 2010.
Io sono stato poche ore con Francesco e i genitori, e l'ho seguito durante una lezione con la professoressa Francavilla presso il Conservatorio "Paisiello" di Taranto. Poche ore che mi hanno comunque permesso di intuire delle cose di Francesco. Conosco alcune forme di autismo e nell'osservare Francesco, la prima cosa che mi ha colpito sono state le mani. Particolarmente elastiche, una cosa insolita per un giovane autistico. Solo grazie ad un lungo e quotidiano esercizio potevano essere così agili, perciò intuii il grandissimo lavoro che c'era dietro quel traguardo che si andava prefigurando, cioè il conseguimento del diploma in pianoforte avvenuto lo scorso 22 febbraio.
Io ho assistito all'esame di diploma e sono rimasto piacevolmente sorpreso per l'impegno e le qualità che ha dimostrato di avere come pianista. Anche quel giorno, come quando l'avevo conosciuto, l'ho visto cambiare davanti al pianoforte: serio, concentrato. E pensavo: la musica è stata veramente la sua terapia, la sua salvezza.
Quello è stato un giorno molto importante per lui, per la sua famiglia e per quanti lo hanno accompagnato in questi anni. Un giorno indimenticabile perché segna una tappa fondamentale del suo percorso umano che noi di "A Sua Immagine" testimonieremo con un breve servizio che andrà in onda in una delle prossime puntate. Mentre preparavo questi contributi mi chiedevo: che effetto fa sugli altri un giovane affetto da autismo?
La mia preoccupazione di comunicatore era di porre attenzione all'effetto che potevano avere le sue frasi, i suoi gesti, le sue stranezze. Ho cercato di mostrarlo come un giovane che non è da meno di altri cosiddetti ‘normodotati', nello sforzo di offrire, attraverso le immagini, uno stimolo alla sensibilità degli spettatori.
L'ambizione era di mostrarlo in qualche modo un modello.
In effetti, il giorno del diploma, un suo compagno di corso, mi diceva che c'era da imparare ogni volta che lo ascoltava suonare.
Quelle parole, per me, racchiudono l'approccio giusto per avvicinare persone come Francesco: non limitarsi ai pregiudizi, ma vedere la diversità come ricchezza.
Il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido e l'assessore al Turismo, Giovanni Longo, hanno consegnato a Francesco una targa ricordo nel segno di un percorso di collaborazione appena iniziato. Per i due amministratori locali, infatti, Francesco rappresenta "un'eccellenza di quella Terra Ionica che vogliamo promuovere". E per questo, proprio la Provincia organizzerà una serie di eventi per far conoscere a tutti il talento di un ragazzo speciale.