Economia, l'alternativa si chiama Albergo territoriale diffuso
Il progetto è stato presentato questa mattina nel Salone di Rappresentanza
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L'alternativa alla monocultura dell'acciaio passa attraverso la valorizzazione del territorio in chiave turistica. Una frase abusata, spesso utilizzata a sproposito.
Ad invertire questa tendenza, dati alla mano, ci pensa il progetto Albergo territoriale diffuso, presentato questa mattina a Palazzo del governo da Costanzo Carrieri, vicepresidente della Provincia di Taranto, Marta Teresa Alfonso in rappresentanza del Comitato pubblico e l'architetto Terenzio Lomartire, leader project.
Sedici comuni interessati, quindici di Terra Ionica e uno del Salento, Leverano, una dotazione finanziaria complessiva di 90 milioni di euro nell'ambito dei fondi FESR 2007/2013, sette banche interessate, cinquantuno aziende del settore turistico e immobiliare coinvolte.
Il contratto di sviluppo, così si chiama, consiste nella realizzazione di un sistema di valorizzazione urbana, inserito in modo trasversale nei settori del turismo e dell'agricoltura con l'obiettivo specifico del miglioramento dell'attrattività e competitività del territorio.
In altri termini, si punta sul concetto di rigenerazione urbana per fare il salto di qualità creando turismo e occupazione. Dal punto di vista organizzativo, il punto di forza è rappresentato dalla collaborazione tra pubblico e privato. Al pubblico è affidata la governance istituzionale, ai privati invece è assegnato il compito della gestione del progetto.
Complessivamente, il progetto prevede la realizzazione di 563 stanze lungo un percorso di 105 chilometri che interessa un'area geografica di circa 250mila abitanti. Si va da Castellaneta a Crispiano, da Laterza a San Marzano di San Giuseppe.
"Invece di costruire palazzi o grattacieli – ha spiegato l'architetto Lomartire – noi sfruttiamo gli spazi in orizzontale per valorizzare il nostro territorio. E per spostarsi da un luogo all'altro si utilizzerà una macchina elettrica, quindi un mezzo di trasporto pulito".
Per i turisti che verranno in Terra Ionica ci sarà l'imbarazzo della scelta perché nel pacchetto vacanze ci sarà proprio tutto: la web library, la possibilità di curare le malattie da stress, ovviamente il mare nella stagione estiva, la visita ai luoghi storici di interesse, l'enogastronomia di qualità, centri benessere.
"Questo progetto – ha affermato Costanzo Carrieri - rappresenta emblematicamente la nostra volontà di scommettere sulle reali vocazioni del nostro territorio. Dopo 120 anni di sviluppo al servizio della Nazione, è giunto il momento di sfruttare al meglio altri comparti produttivi, a partire dalla nostra agricoltura. Ma per questo occorre cambiare mentalità, rafforzando il senso di appartenenza alla nostra comunità. L'albergo territoriale diffuso è un'opportunità straordinaria per dimostrare che possiamo farcela, che unendo le forze possiamo ridare speranza alle nuove generazioni".
L'avvio del progetto risale al 2009 quando Marta Teresa Alfonso, allora sindaco di Fragagnano, firmò il protocollo di intesa con la Provincia di Taranto.
I prossimi passi: entro il 20 dicembre il progetto Albergo territoriale diffuso sarà presentato al ministero dello Sviluppo Economico che a sua volta avrà 30 giorni per esprimersi e richiedere, in caso di accoglimento della domanda, tutta la relativa documentazione.
Subito dopo si passerà alla fase operativa. I soldi ci sono, le aziende pure, gli istituti bancari pronti a sostenere il progetto, anche.
IL PROGETTO IN SINTESI
16 COMUNI COINVOLTI: LEPORANO, LEVERANO, FRAGAGNANO, CASTELLANETA, CRISPIANO, GINOSA, LATERZA, SAN GIORGIO JONICO, STATTE, MARUGGIO, MOTTOLA, PALAGIANO, PULSANO, ROCCAFORZATA, SAN MARZANO DI S.G. E MASSAFRA
AREA GEOGRAFICA E POPOLAZIONE INTERESSATA: TERRA IONICA, 250.000 ABITANTI
7 ISTITUTI DI CREDITO INTERESSATI
51 AZIENDE ADERENTI
DOTAZIONE FINANZIARIA COMPLESSIVA: 90 MILIONI DI EURO, FONDI FESR 2007/2013
LEADER PROJECT: ARCH. TERENZIO LOMARTIRE
TERMINE ULTIMO PRESENTAZIONE PROGETTO: 20 DICEMBRE 2012 AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
VALUTAZIONE: CIRCA 30 GIORNI DALLA CONSEGNA DEL PROGETTO