AIA Ilva, la Provincia: limiti più stringenti per l'azienda
Questa mattina la posizione dell'Ente illustrata dal presidente Florido e dall'assessore Mancarelli
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Rigore, equilibrio, trasparenza: sono queste le parole d'ordine scelte dalla Provincia di Taranto in merito al rilascio della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) all'Ilva.
La Provincia di Taranto, in continuità con quanto già richiesto nel 2007, ha ribadito l'importanza di considerare all'interno dell'autorizzazione integrata ambientale anche tre questioni che vengono definite di straordinaria importanza: garanzie fideiussorie, gestione delle discariche, gestione delle acque meteoriche e di lavamento
Sullo sfondo, due le opzioni a disposizione: attendere di completare la disamina di tutti gli argomenti consentendo all'Ilva di mandare avanti gli impianti sulla scorta della vecchia autorizzazione Aia, da più parti criticata, oppure – ed è questo l'orientamento adottato dalla Provincia - approvare subito la nuova autorizzazione ma con limiti che questa mattina il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido e l'assessore provinciale all'Ambiente, Giampiero Mancarelli, hanno definito "più stringenti e vincolanti".
Si tratta in particolare di acquisire le prescrizioni contenute nelle perizie effettuate a supporto dell'azione della Magistratura e quindi, nel merito, dare lo stop immediato all'utilizzo del pet coke nelle fasi di lavorazione. Altra prescrizione che la Provincia di Taranto ha chiesto alla Commissione di inserire nel documento AIA riguarda la gestione dei cosiddetti "sottoprodotti" dello stabilimento siderurgico. Questi materiali dovranno essere considerati rifiuti speciali e dunque gestiti come tali. Questo significa – hanno fatto sapere Florido e Mancarelli – che i sottoprodotti dovranno essere smaltiti nelle discariche allocate fuori dal sito industriale, scelta questa che comporterà prevedibilmente un aggravio di costi per la società della famiglia Riva. Ciò imporrà, di fatto, l'immediata discussione dell'AIA riferita alle discariche con l'obiettivo di applicare, anche su questo versante, le migliori tecnologie disponibili.
Capitolo fideiussioni: la Provincia ha già inviato all'azienda la diffida ad adempiere, comunicando nel contempo al ministero dell'Ambiente il parere negativo espresso. Anche su questo fronte, è presumibile immaginare che i tempi per una definizione della vicenda saranno brevissimi.
Operazione trasparenza: la Provincia di Taranto si impegna a realizzare una pagina web dove saranno pubblicate tutte le notizie concernenti non solo il procedimento per il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale ma anche tutti i provvedimenti adottati dall'Ente di via Anfiteatro in ordine alla questione ambientale.