Il Congresso Internazionale sulla Medicina delle Catastrofi, tenutosi a Taranto nei giorni scorsi, ha posto la città al centro di un esclusivo confronto internazionale. Un plauso va fatto al Direttore Generale dell'ASL TA/1, dott. Marco URAGO, al dott Balzanelli e a tutto lo staff organizzativo che, grazie all'impegno di tutti, ha permesso alla città di Taranto di essere per tre giorni "capitale delle emergenze", ospitando professionisti del settore provenienti da ogni parte del mondo e dando così notevole risalto internazionale anche alla Regione Puglia e all'intera Nazione italiana.
Taranto è ritenuta una città a forte rischio di emergenza per la presenza di uno dei più grandi poli industriali europei, oltre ad essere uno degli obiettivi sensibili per la presenza della base navale. La città dal punto di vista del rischio di eventi catastrofici è accerchiata da punti di criticità elevata, quindi ritengo che chiedere al Ministero della Salute di far nascere a Taranto la prima scuola sulla medicina delle catastrofi sia, di fatto, un qualcosa di dovuto. Sperando che non accada anche in questo caso quello che è successo con il "Polo Oncologico", dove, pur avendo tristi primati, del Polo nemmeno l'ombra. Dunque il mio auspicio è che si sia avviato un percorso di collaborazione per migliorare l'efficienza e l'efficacia del nostro sistema di emergenza che consentirà di salvare molte vite umane e, nel contempo, mi auguro che la "politica", o chi per essa, prenda seriamente in esame l'istituzione della Scuola sulle Grandi Emergenze e del Polo Oncologico.