Sul pronunciamento della Corte Costituzionale circa la legittimità della legge 231, la cosiddetta "salva Ilva", intervengono il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido e l'assessore provinciale all'Ambiente, Giampiero Mancarelli.
"Non possiamo che prendere atto della decisione della Consulta. Non si trattava e non si tratta, evidentemente, di fare il tifo per l'una o l'altra posizione in campo, tutte egualmente legittime e rispettabili. Piuttosto – aggiungono Florido e Mancarelli – occorre vigilare per assicurare la rigida attuazione delle prescrizioni previste dall'Autorizzazione integrata ambientale. Se questo non avverrà, si dovranno applicare le sanzioni previste in caso di inosservanza delle norme. Un quadro sanzionatorio talmente ben articolato da prevedere addirittura l'esproprio della fabbrica.
In quest'ottica, si spiega la scelta della Provincia di Taranto di richiedere ed ottenere l'inserimento nell'AIA della prescrizione che obbliga l'azienda e gli organi di controllo a rendicontazioni trimestrali sugli interventi attuati e sulle rilevazioni tecnico-scientifiche effettuate ai fini della valutazione dell'impatto ambientale e degli eventuali miglioramenti registrati".