Mercoledì 11 e giovedì 12 luglio, ore 20, il critico cinematografico Anton Giulio Mancino converserà su «Salomé al cinema». Sono una quarantina circa le versioni cinematografiche della biblica Salomè. Un soggetto chiaramente seducente anche per il cinema, che sin dai suoi albori ne ha utilizzato l'innegabile fascino di biblica ascendenza e di perversa suggestione, vedendo in lei una "femme fatale" ante litteram. Salomé può essere considerata una sorta di icona alla quale il cinema ha guardato da più prospettive, ogni volta sfumate in maniera diversa. In questo senso, il percorso, strutturato in due incontri, vuole essere un excursus sulle possibilità alternative di messa in scena di questa figura attraverso la sensibilità di autori dalla forte personalità come Carmelo Bene, Carlos Saura, Ken Russell, Clive Barker, Pedro Almodovar, Werner Schroeter, Stan Brachage, William Dieterle.
Venerdì 13 luglio, ore 20, il critico teatrale Nicola Viesti discorrerà su «Salomé a teatro». L'intervento verterà sulla genesi dell'opera di Wilde e la sua analisi. Inoltre, conterrà alcuni accenni a qualche messa in scena - a quella storica di Bene ad esempio - per poi intavolare una discussione sul testo e la sua eventuale contemporaneità.
Sabato 14 luglio, ore 19, il direttore artistico del Festival Sergio Segalini tratterà il tema «Salomé in musica». Il dramma musicale "Salomé" di Richard Strauss è uno dei capolavori della musica del Novecento. Strauss, affascinato dal celebre testo di Oscar Wilde, lo musicò in un primo tempo servendosi della traduzione in tedesco; e poi, in occasione del debutto parigino, decise di ritornare al testo originale francese, quello di Oscar Wilde. E' questa la versione scelta dal Festival della Valle d'Itria. Il personaggio della principessa Salomè, che grazie alla fascinazione della danza tocca il terribile potere della vita e della morte, ha affascinato compositori "colti" ed anche musicisti di estrazione "popolare". Nell'incontro saranno esaminate le diverse interpretazioni musicali della figura della "Principessa di Giudea".
Martedì 17 luglio 2007, ore 20, il critico d'arte contemporanea Gugliemo Greco comunicherà su «Salomé nell'arte». Attraverso la proiezione e l'analisi di immagini e icone di Salomé si procederà ad una sorta di anatomia di un mito: la Salomè angelo/carnefice, il personaggio sensuale e quello mistico, attraverso le opere del più noto Klimt, ma anche di altri meno noti, come Erté e Aubrey Beardsley, fino ad un breve excursus anche nell'immaginario collettivo contemporaneo.
Giovedì 25 luglio, ore 19, Tore Scuro, editore del portale di teatro www.levignepiene.com, colloquierà su «Salomé dalla platea». Un incontro dopo la visione dell'opera, in scena al Festival il 22 ed il 24 luglio, per riflettere e ampliare la discussione sullo spettacolo, partendo dagli spunti di lettura e di analisi proposti da tutti i relatori del laboratorio. La memoria dello spettacolo visto, le ragioni attivate per comprenderlo e le emozioni che avrà procurato saranno il punto di partenza dell'incontro, rivolto a tutti coloro che intendono approfondire, da spettatori, la conoscenza del linguaggio teatrale, delle sue regole e dei suoi meccanismi di funzionamento.