UNIVERSITA' - Cresce e si consolida nel territorio l'Università di Taranto mentre a Bari la ricerca mette a segno una scoperta di risonanza mondiale

Il trasferimento delle Facoltà umanistiche presso la prestigiosa sede della Rossarol, consente di trasformare la sede di Via Acton in un centro multifunzionale per studenti già finanziato con fondi ministeriali e regionali. Si punta al Polo Tecnologico, mentre le Facoltà di Economia e Giurisprudenza presentano alcune iniziative. Nel frattempo, nell'Università di Bari si scopre l'"acquaporina", causa della neuromielite ottica

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Chiunque sostenga che le Università del Sud non siano all'avanguardia forse dovrebbe iniziare a ricredersi guardando proprio l'Università di Bari e le Facoltà ioniche. A Taranto l'ex caserma Rossarol accoglierà 3.500 studenti delle Facoltà di Giurisprudenza, Scienze della Formazione e Lettere, mentre il Rettore Petrocelli guarda al Polo Tecnologico che dovrà essere ubicato nel capoluogo ionico ma avere respiro mediterraneo, anche se non sono pochi i problemi soprattutto di carattere finanziario. Intanto, un progetto condotto in collaborazione tra le Facoltà di Economia, Giurisprudenza e Scienze della Formazione ha permesso al Polo ionico di avere il suo primo Dipartimento dei Sistemi Giuridici del Mediterraneo, Società Cultura ed Economia. La produzione di energia verde, pulita con il fotovoltaico é un'iniziativa che la II Facoltà di Economia, sotto la Presidenza del prof. Bruno Notarnicola, sta mettendo in atto. A questa iniziativa si aggiunge il sito web, una segreteria on-line a tutti gli effetti. Sull'orientamento e sui rapporti con il territorio si concentrerà invece l'attenzione della Facoltà di Giurisprudenza che intende agevolare il passagio al mondo del lavoro dei suoi laureati. Tra le nuove iniziative di Giurisprudenza figura anche: "La collana di Facoltà" che a breve annovererà tre importanti pubblicazioni. Interessante, inoltre "La banca del Tempo" un progetto di solidarietà tra i giovani universitari. In tale contesto, é giunto il momento, secondo quanto sostenuto dal prorettore prof. Gauccio, "di fare sinergia tra la Facoltà di Scienze, quella di Ingegneria e il CNR">. Nel frattempo ricercatori baresi scoprono la causa della neuromielite ottica, malattia rara spesso confusa con la sclerosi multipla. La scoperta che spiana la strada alla preparazione di un farmaco contro la malattia, ha avuto gli onori della copertina della prestigiosa rivista Journal of Biological Chemistry. Si tratta del terzo di 53 progetti strategici sostenuti dalla Regione Puglia con i fondi destinati alla ricerca ed é stato realizzato da quattro Dipartimenti delle Facoltà di Scienze Biotecnologiche, Medicina e Farmacia dell'Università di Bari con Fondi Pubblici (1 milione e 130.000 euro di cui 790.000 della Regione). La ricerca rientra nella campagna "I Doni della Scienza" ideata dall'Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico.

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