Netto ed inequivocabile il no della Provincia di Taranto all'ipotesi di installare 63 pale eoliche nella terra del Primitivo di Manduria.
La posizione è stata espressa chiaramente dal presidente Gianni Florido al termine della riunione convocata dall'assessore provinciale all'Ambiente Giampiero Mancarelli e alla quale hanno partecipato imprenditori del settore vitivinicolo, esponenti dell'associazionismo e del mondo ambientalista: "Diciamo no perché non condividiamo la localizzazione dell'investimento in questione. Installare pale eoliche nella terra del Primitivo – ha affermato il capo dell'Amministrazione provinciale ionica - mi sembra un'assurdità. Esprimeremo perciò la nostra contrarietà nel procedimento amministrativo in corso e siamo pronti a muoverci anche in sede politica per far valere le nostre ragioni. Il nostro è dunque un parere negativo motivato, non siamo insomma contro le energie rinnovabili".
Alla riunione che si è tenuta nella ex sala giunta di Palazzo del governo ha preso parte anche il commissario prefettizio del comune di Manduria, Aldo Lombardo; assenti, invece, i rappresentanti dei comuni di Avetrana ed Erchie che pure erano stati invitati.
Numerosi gli interventi, unanime la volontà di impedire che il progetto si concretizzi: economia agricola legata alle produzioni vinicole di eccellenza come appunto il Primitivo, valorizzazione turistica del territorio e tutela del patrimonio paesaggistico – è stato sottolineato – non possono essere sacrificati sull'altare di un business che non tiene conto delle reali vocazioni della Terra Ionica.
Entro il 10 gennaio la Provincia di Taranto raccoglierà le osservazioni di associazioni, imprenditori e operatori del settore per poi articolare il parere negativo che finirà nel procedimento autorizzativo gestito dalla Regione Puglia. Perché è proprio a Bari che si gioca la partita finale se si considerano funzioni e competenze dell'istituzione presieduta dal governatore Nichi Vendola.
Nel corso della riunione hanno preso la parola i viticoltori Simona e Gianfranco Fino, Vito Sante Cecere e Giuseppe Cupertino in rappresentanza dell'Associazione Italiana Sommelier, Antonio Resta per il Consorzio tutela del Primitivo di Manduria, l'imprenditrice agricola Alessia Petrucci, Roberto Primerano e Maria Spartera del dipartimento tarantino dell'Arpa Puglia, Marcello Seclì per Italia Nostra, Maria Grazia Di Lauro per il Comitato Strada delle Masserie, Gerardo Giovinazzo in rappresentanza di Confagricoltura Taranto, Sergio Decillis per Archeoclub Manduria, Francesca Di Lauro del Wwf Puglia, il professor Nicolino Sticchi, Antonio Ruggieri per l'associazione Archimede di Martina Franca, Cecilia De Bartolomeis per il partito dei Verdi, l'imprenditore agricolo Salvatore Mero, Paola Lodeserto per la Lipu, Lunetta Franco di Legambiente, Teo Summa del comitato cittadino antinucleare di Maruggio, Francesco Selvaggi operatore del settore agricolo, Gaetano Morella della Federazione italiana vignaioli indipendenti, l'avvocato Pietro Relleva, il consigliere regionale Alfredo Cervellera, il direttore di Coldiretti Taranto Aldo Desario e Fausta Marasca che si occupa di progetti in campo agricolo.
Presenti anche gli assessori provinciali Antonio Scalera e Francesco Massaro e i consiglieri provinciali Bartolo Punzi, Giuseppe Turco e Cosimo Lariccia.