Riduzione dei costi, tagli ai finanziamenti, ingresso di soggetti privati all'interno dei CdA, istituzione di un Fondo per il merito gestito direttamente dal Ministero dell'Economia, sono i principali punti argomentati dagli studenti che ieri si sono dati appuntamento a Piazza della Vittoria; erano presenti anche alcune centinaia di studenti degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. In particolare, i manifestanti hanno difeso il carattere pubblico dell'Università ribadendo il principio dello studio come diritto sancito dalla Costituzione contro ogni tentativo di "mercificazione" dello stesso e di una sua regolamentazione in base a leggi di mercato, al pari di un qualunque bene di consumo. I ragazzi hanno anche inscenato il "funerale della pubblica Università" morta in povertà dopo 921 anni, accompagnando il feretro per le vie della città.