Vetri delle finestre rotti, muri scalcinati e sporchi, suppellettili ammassate in disordine, bagni fatiscenti. Era questo lo scenario che si apriva a chiunque varcasse la soglia del Liceo Archita, un tempo prestigioso edificio e uno dei fiori all'occhiello della nostra terra. A poche settimane dall'avvio del nuovo anno scolastico, l'Assessore provinciale alla Scuola e Università Emanuele Fisicaro, appena insediatosi, mantenendo un costante e vivo dialogo con la dirigenza scolastica e amministrativa dell'Istituto e con una rappresentanza di docenti, ha pianificato nell'immediato una serie di interventi urgenti per la soluzione della spinosa questione. Come risultato, 18 classi rimarranno in sede,sottoposta ad un restyling-lampo a costi contenuti, mentre 25 classi continueranno ad essere ospitate presso l'ex scuola media Mazzini, dove é stata costruita la scala di sicurezza, e le restanti 14 classi frequenteranno le lezioni a S. Antonio. La tempestività dell'intervento, lo spessore dell'impegno profuso e il forte senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, hanno fatto dell'Archita l'emblema di un modello politico innovativo, forgiato sulla ricerca di spazi e tempi a misura dei bisogni della gente. Lo stesso percorso é stato seguito nei giorni scorsi per l'Istituto Archimede, l'altro edificio scolastico che, da tempo, versa in condizioni problematiche