Grandi investimenti, sì della Consulta dello Sviluppo

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La Consulta dello Sviluppo dice sì agli investimenti ecocompatibili programmati dalle grandi imprese come Eni, Ilva, Marina militare e Cementir. La decisione è stata assunta questa mattina nel corso della riunione tenutasi a Palazzo del governo. La Consulta ha inoltre preso atto che le opere definite come strategiche per lo sviluppo della Terra Ionica sono state favorevolmente valutate e accolte anche a livello regionale e specificatamente nell’ambito delle attività avviate dai presidenti delle Province di Taranto, Brindisi e Lecce con il protocollo di intesa siglato lo scorso 11 ottobre e riguardante "Le priorità infrastrutturali per la mobilità nel sistema ionico-salentino". Tra le opere in questione, particolare importanza assumono la realizzazione della strada Talsano-Avetrana, il completamento della Francavilla-Manduria-San Pietro in Bevagna e l’infrastrutturazione delle aree retroportuali dello scalo tarantino. La Consulta chiederà alla Regione Puglia di finanziare questi interventi attingendo ai fondi Fas che complessivamente ammontano a 3 miliardi e 500 milioni di euro. Nel corso della riunione è stato anche affrontato un tema di strettissima attualità: il rapporto tra apparato industriale e territorio. A questo proposito, l’organismo composto da Comune e Provincia di Taranto, Cgil, Cisl e Uil, l’Autorità portuale, l’Assindustria e la Camera di Commercio chiederà alle imprese interessate – tra cui appunto Ilva, Cementir ed Eni - di sbloccare gli investimenti programmati. Tali scelte, se attuate, fornirebbero infatti un utile contributo per far fronte alla grave emergenza sociale ed occupazionale che sta interessando la Terra Ionica. Per la Consulta, presieduta da Gianni Florido, sviluppo e difesa dell’ambiente rappresentano due diritti insopprimibili che possono e devono coesistere. Proprio per questa ragione, sarebbe opportuno procedere nel più breve tempo possibile alla cantierabilità di tutti gli interventi previsti in un’ottica di fattiva collaborazione e reale coinvolgimento del sistema imprenditoriale locale. In ballo, oltre 1 miliardo e mezzo di euro di investimenti. Al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sarà invece chiesto un incontro per ribadire che sulle scelte riguardanti lo sviluppo della Terra Ionica la Consulta di candida a diventare interlocutore diretto della stessa Regione. All’incontro di questa mattina hanno preso parte il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, Luigi Sportelli nella sua doppia veste di presidente dell’Assindustria e della Camera di commercio, Francesco Benincasa dirigente dell’Autorità portuale di Taranto, il vicesindaco di Taranto Gianni Cataldino, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Luigi D’Isabella, Daniela Fumarola e Giancarlo Turi, il direttore di Assindustria Francesco Murgino mentre per la Camera di Commercio erano presenti anche il segretario Francesco De Giorgio e la dirigente Francesca Sanesi.

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