Gli swap della Provincia? Conti in regola e maggiori entrate

L'incasso complessivo proveniente da questo strumento finanziario, dal 2001 al 2009, è stato pari a 313.686 euro

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In riferimento agli articoli pubblicati da TarantOggi, l'amministrazione di via Anfiteatro ritiene opportuno fare alcune precisazioni in riferimento ai paventati "rischi swap". "Il ricorso a tale strumento finanziario - rassicura l'assessore al Bilancio Giampiero Mancarelli - ha garantito delle maggiori entrate". La Provincia di Taranto, infatti, a seguito di un bando di avviso pubblico, stipulò nel dicembre 2001, un contratto swap con la Banca Dexia Crediop, della durata decennale, con scadenza fissata al 30 giugno 2011. Questo di fatto è stato l'unico contratto relativo a strumenti finanziari derivati che la Provincia ha attivato e che, da allora, non ha mai subito modifiche. I flussi finanziari, come riferisce il settore di competenza che provvede al puntuale monitoraggio del contratto, sono stati ogni anno positivi. L'incasso complessivo dal 2001 al 2009 è stato pari a 313.686,64 euro e per gli anni 2010/2011 si prevedono ulteriori entrate per circa 15mila euro. Inoltre, le informazioni riguardanti il contratto vengono annualmente riassunte in una nota informativa allegata al bilancio di previsione, consegnato in copia a tutti i consiglieri provinciali. Altresì, i revisori dei conti riferiscono periodicamente sull'andamento di tale investimento alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti che, a tutt'oggi, non ha mai mosso rilievi in merito. Quindi, non vi sono assolutamente "rischi swap" per il bilancio della Provincia di Taranto che non solo formalmente, ma anche sostanzialmente, ha i conti in regola.

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