Florido scrive agli esponenti della Camera di commercio: "serve uno sforzo comune, evitate il commissariamento"

La lettera è stata inviata alle categorie produttive e agli organismi di rappresentanza

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Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, ha scritto una lettera a tutti i soggetti (categorie produttive, organismi di rappresentanza) a vario titolo coinvolti nella gestione della Camera di commercio di Taranto. Ecco il testo della missiva: "Mi permetto di scrivervi per chiedervi uno sforzo assai importante: evitare il commissariamento della Camera di commercio di Taranto. Scrivo come massimo rappresentante di una Istituzione politica ad associazioni economiche e sociali del mondo del lavoro e della produzione. La Camera di commercio di Taranto, come autorevolmente testimoniato dai vertici nazionali di Unioncamere, è per efficienza e competenza fra le prime in Italia. Del resto, la legge di riforma delle Camere di commercio del 1993 (legge n. 580) intese sottrarre le stesse dal gioco (a volte dal… giogo!) della politica e del dominio dei partiti per affidarle al governo, o forse sarebbe più corretto dire all'autogoverno, delle imprese. Tante volte vi siete giustamente rivolti alla politica chiedendo di abbassare i toni della polemica, di ridurre la litigiosità, di pensare insomma ai bisogni delle aziende e dei lavoratori, fattori essenziali di un Paese e di una Taranto che vogliono crescere e migliorarsi. Ora io chiedo a voi la stessa cosa. Non è mio compito né mia intenzione intromettermi nella questione di merito. Non spetta a me stilare pagelle e indicare dove risiede la ragione. Credo però fortemente, e sempre così mi sono comportato come possono testimoniare i soggetti in campo, che un accordo sia possibile, sempre che si voglia evitare l'offesa di un commissariamento. Un accordo è sempre una difficile composizione fra il dare e l'avere ma quando in ballo c'è l'interesse generale anche una piccola rinuncia finisce per assumere i connotati di un atto di generosità necessario. Forse vanno cercati criteri di rotazione nella rappresentanza di vertice. Taranto è una città dove Commercio, Turismo, Credito, Agroalimentare, Artigianato e Industria devono saper trovare un punto di grande equilibrio. Non ci sarebbe futuro se si dovesse introdurre un disequilibrio, o peggio ancora una discriminazione, a danno di uno dei fondamentali settori della nostra economia. Sono presidente della Provincia di Taranto, per volontà dei suoi elettori, da 44 mesi. Almeno per metà di questo tempo, ho dovuto istituzionalmente convivere con una realtà territoriale in larga parte commissariata, tra cui la città capoluogo ed altri importanti comuni dei 29 che compongono la nostra provincia. Ho vissuto la solitudine e la drammaticità di vedere commissariati Asl, Autorità portuale, Asi, Cuj, Iacp, Apt e solo con il conforto della Prefettura, della Camera di commercio e delle Forze dell'Ordine, ho potuto concorrere a tirare fuori la nostra comunità dalle sabbie mobili della crisi più profonda della sua storia. A tutto questo voi avete contribuito fortemente continuando ad organizzarvi e a produrre ricchezza per il bene vostro e dell'intera comunità. Ora la nostra provincia è tornata alla normalità istituzionale. Le città commissariate, a partire da Taranto, hanno governi legittimi democraticamente eletti, come pure legittima è la gestione degli enti strumentali ora amministrati in ragione dell'applicazione delle previste procedure di legge. Fate in modo che non si riapra proprio dalla Camera di commercio una fase oscura. Lo dovete a tutta la comunità! Resto a vostra disposizione, qualora lo riterrete utile, anche in considerazione dei compiti che la normativa assegna alle Province, per provare, insieme, a trovare una indispensabile positiva via d'uscita".

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