Florido: con Catia Marinò completata la giunta provinciale

Presentata questa mattina il neoassessore alle Politiche giovanili e della Innovazione, Cooperazione sociale, Responsabilità e bilancio sociale, Trasparenza e Istituti di Partecipazione. Trentaquattro anni, laureta in Giurisprudenza, è stata indicata dal movimento Sinistra e Libertà. Il capo dell'Amministrazione di via Anfiteatro: abbiamo rispettato la sentenza del Tar. Se ci saranno altri ricorsi, daremo battaglia. Sono pronto a difendere la mia squadra in ogni sede giudiziaria

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"Con la nomina di Catia Marinò al posto di Pietro Giacovelli, la giunta provinciale è al competo. Portiamo così a termine un percorso avviato qualche mese fa, d'intesa con i partiti". Con queste parole il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, questa mattina ha spiegato l'avvicendamento nell'organo di governo dell'ente. In meno di una settimana, quindi, il capo dell'Amministrazione fa proprie le sollecitazioni del Tar garantendo la presenza del gentil sesso nella giunta provinciale. "Non sono maschilista – ha aggiunto Florido – il Tar ci ha solo anticipato. Con le forze politiche, ed in particolare con il movimento Sinistra e Libertà, questa discussione era già a buon punto e stava per concludersi. Del resto, è un fatto noto che delle precedenti giunte abbiano fatto parte anche le donne, Donatella Duranti prima e Raffaella Quaranta successivamente. Detto questo, il problema non è aritmetico ma culturale ed è per questo che invito i partiti ad aprire un dibattito serio su questo tema. Da parte mia c'è la massima disponibilità al confronto, sarò insomma un interlocutore attento. In questo senso, ha ragione il ministro Carfagna quando afferma che non sono certo le quote rose la vera risposta alla giusta rivendicazione di una maggiore presenza delle donne in politica e nelle istituzioni". Intanto, a chi gli fa notare che questa nomina potrebbe non bastare per evitare altri ricorsi, Florido risponde perentorio: "Abbiamo rispettato la sentenza del Tar, anche per la ragione, ripeto, che era nostro intendimento nominare una donna nell'esecutivo provinciale. Ciò premesso, difendo l'attuale composizione della giunta e sono pronto a dare battaglia in ogni sede giudiziaria. Gli assessori sono stati scelti secondo i criteri di rappresentatività, competenza e rappresentanza di genere. D'altra parte, il nostro statuto provinciale non indica il numero di donne da nominare, ma esprime solo un indirizzo politico e programmatico per la valorizzazione della presenza femminile nelle istituzioni". Il numero uno dell'ente di via Anfiteatro ha inoltre stigmatizzato il comportamento di quelli che ha definito i ‘politicamente corretti'. "Evitiamo di fare i sermoni e di dare lezione agli altri, soprattutto quando non abbiamo i titoli per farlo. A quanti si battono per la parità rivolgo l'invito di fare questo tipo di battaglia nelle giuste sedi, a partire appunto dalle forze politiche". Trentaquattro anni, laureata in Giurisprudenza, Catia Marinò eredita le deleghe del suo predecessore: Politiche giovanili e della Innovazione, Cooperazione sociale, Responsabilità e bilancio sociale, Trasparenza e Istituti di Partecipazione. "Sono grata al presidente Florido – ha detto il neoassessore – per questa grande opportunità. Mi dedicherò in particolare al mondo giovanile, contando anche sulla collaborazione di Pietro Giacovelli che in questo settore ha fatto un ottimo lavoro". Catia Marinò è stata indicata dal movimento politico Sinistra e Libertà

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