Emergenza sociale a Taranto, Florido scrive a Romano Prodi: va subito istituito un tavolo tecnico a Palazzo Chigi

Il presidente della Provincia: comunita' ionica in ginocchio, servono risposte certe ed immediate, a rischio la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche

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Questa mattina, il capo dell'Amministrazione provinciale, Gianni Florido, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi. Formulate alcune proposte per affrontare l'emergenza sociale che sta vivendo la città di Taranto. Ecco il testo: "Signor Presidente del Consiglio, come certamente saprà la città di Taranto sta vivendo una delle pagine più tristi della sua storia. La gestione fallimentare al Comune ha già provocato gravissimi disagi. Un'intera comunità è in ginocchio: con le casse comunali desolatamente vuote, è diventata un'impresa ardua garantire anche l'erogazione dei servizi essenziali. Migliaia di persone rischiano di perdere il posto di lavoro che seppure precario e a bassissima retribuzione per la gran parte dei casi rappresenta l'unica fonte di reddito; nei due cimiteri cittadini non si procede alla sepoltura delle salme perché gli addetti al servizio sono da tempo senza stipendio, per questi ultimi si profila ormai la precettazione. Si teme per l'ordine pubblico e la sicurezza, Taranto rischia infatti di rimanere al buio perché non si è nemmeno in grado di assicurare la sostituzione delle lampade. Signor Presidente, abbiamo già avuto modo di esprimere parole di sincero apprezzamento per l'attenzione del Governo nazionale con l'intervento del ministro Damiano e del sottosegretario Minniti. A livello locale, le Istituzioni presenti, Prefettura in testa, stanno facendo il possibile per mitigare gli effetti causati dal disastro finanziario. Il Prefetto di Taranto Francesco Alecci, cui va tutta la mia gratitudine, sta mettendo in campo tutta la sua autorevolezza mostrandosi sensibile ai bisogni della popolazione. L'Amministrazione provinciale che mi onoro di presiedere non sta a guardare ma è da tempo impegnata ad offrire il suo contributo, di concerto con le forze sociali ed economiche del territorio. Ma senza l'aiuto del Paese, attraverso i suoi organi maggiormente rappresentativi, è impensabile riportare la situazione alla normalità. Proprio per queste ragioni, Signor Presidente, ritengo che la gravità dell'emergenza sociale che Taranto sta vivendo in questi giorni meriti l'istituzione di un tavolo centrale, a Palazzo Chigi, che coordini l'attività dei ministeri dell'Economia, del Lavoro e degli Interni. Servono risorse finanziarie e un programma di accompagnamento e sostegno ad investimenti nei settori di concreto sviluppo che la città possiede. E' una richiesta che è stata già sottoposta alla Sua attenzione ma che deve a questo punto essere esaudita con urgenza nelle prossime ore, non nelle prossime settimane. I cittadini che pure conoscono le cause che hanno determinato questo stato di cose, attendono dallo Stato risposte certe ed immediate senza le quali, signor Presidente del Consiglio, potrebbe irrimediabilmente crollare la fiducia nelle Istituzioni pubbliche".

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