Michele Conserva rassegna le dimissioni, il presidente Gianni Florido le respinge confermandogli piena fiducia. Ecco la lettera di dimissioni presentata ieri dall'assessore provinciale all'Ambiente, Michele Conserva, e poi, di seguito, la risposta del capo dell'Amministrazione provinciale di Taranto che questa mattina è stata illustrata alla giunta provinciale che l'ha pienamente condivisa. Conserva resta dunque al suo posto: dalla sua parte Florido e tutti gli assessori provinciali.
"Caro Presidente, nei giorni appena trascorsi sono stato oggetto di attacchi che mi hanno oltremodo sorpreso, sia perché, come tu ben sai, del tutto infondati, pretestuosi e calunniosi ma, soprattutto, perché provenienti da ambienti e da persone che, a tutt'oggi, sono ancora persuasi ed erroneamente suppongono che con il clamore di qualche urlo dissennato e qualunquista, attraverso gli organi d'informazione, possono influire sulle scelte di individui che esercitano funzioni pubbliche.
Se è vero che il dono dell'opportunità e della prudenza non appartiene a tutti, ma si è come si è, è altrettanto vero che da presunti avversari politici ci si aspetta se non proprio il dono dell'onestà e della coerenza, quantomeno quello della moderazione.
In questi giorni dunque, taluni politici poco o per nulla inclini alla trasparenza morale, hanno sollecitato le mie dimissioni per fatti e circostanze che nulla hanno di veritiero, a cui mi ritengo totalmente estraneo, nei termini e nei modi in cui sono stati urlati e volutamente travisati ad arte e al fine ultimo di poter ingenerare nell'opinione pubblica confusione e sospetto.
Il mio silenzio, dinanzi a tali attacchi tanto infondati quanto volgarmente pretestuosi, è stato dettato solo ed unicamente dalla considerazione nella quale sono tenuti il ruolo e la funzione da me svolta, del consesso di cui faccio parte e, soprattutto, del rispetto che nutro nei confronti della tua persona.
E' mia ferma intenzione difendermi da tali "agenti provocatori" che parlano senza conoscere ed urlano senza aver nulla da dire e ciò fanno al solo scopo di dare un cenno della propria moribonda sussistenza.
A volte mi capita di pensare che una vena di follia serpeggi tra coloro che credono di trarre proprio vantaggio dalle contumelie propalate in danno del proprio avversario e tentano in ogni modo, con calunniose affermazioni, di denigrare nella speranza di acquisire spasmodica visibilità, conquistata gareggiando in polemiche esasperate e strumentali.
Qualsiasi cosa pensino questi personaggi qualunquisti, e ciascuno nel gergo e nella logica che gli sono propri, ciò può tangere me ma non tollero che possa in alcun modo sfiorare Te, i miei colleghi di Giunta e l'istituzione che rappresento.
È quindi per tali ragioni che rimetto alla tua valutazione il mio mandato, e ciò a tutela sia dell'Istituzione rappresentata che della mia dignità personale; la realtà è semplicemente questa: voglio difendermi da simili attacchi – tanto infondati – quanto volgari – senza coinvolgere né recar danno ad alcuno, tantomeno essere d'impaccio al prestigioso consesso da te presieduto.
Comprendi bene, caro Presidente, che se è pur vero che occorre sempre star pronti come in guerra, né tranquilli come in pace, non posso tollerare, in alcun modo, che personaggi con pochi scrupoli, possano rimestare nel torbido – conclude Conserva supponendo che io intenda restare al mio posto a dispetto della verità".
La risposta del presidente Florido:
"Caro Michele
ho molto apprezzato la tua lettera. Le tue parole non possono che confermare il giudizio che ho delle tua persona: attaccamento all'Istituzione che rappresenti, rispetto degli amici e spirito di servizio nell'adempimento delle tue funzioni.
Ciò detto in premessa, voglio comunicarti il mio incondizionato sostegno e la mia piena fiducia, ritenendo di non dover prendere neanche in considerazione l'ipotesi delle tue dimissioni.
Non ho alcuna intenzione di rinunciare al tuo prezioso e qualificato contributo sia perché, come tu giustamente annoti, sei stato oggetto di attacchi calunniosi basati su una strumentale e pretestuosa interpretazione dei fatti che non possono in alcun modo intaccare il tuo corretto agire amministrativo, sia perché, in questi anni, sin dal nostro insediamento nel 2004, insieme abbiamo sempre operato scelte e adottato provvedimenti che avevano ed hanno un unico scopo: realizzare il bene comune.
In particolare mi riferisco, come ben sai, alla decisione di interdire il traffico di rifiuti ‘tal quale' dalla Campania ad esclusiva tutela della salute dei cittadini; per tale azione, come ricordi, alla Provincia di Taranto è giunta da parte dell'azienda interessata, l'Italcave, una richiesta di risarcimento danni per 20 milioni di euro.
Mi riferisco alla nostra determinata resistenza contro ogni ipotesi di ampliamento delle discariche operanti in Terra Ionica, fino al punto da annullare e revocare atti dirigenziali dell'Ente adottati in conformità di decisioni assunte dalla precedente Amministrazione, prima cioè del nostro insediamento. Questa azione, portata avanti con coraggio, ci ha visto purtroppo soccombere in ogni grado di giudizio.
Parlo del potenziamento di organico, con mezzi e uomini, sia della Polizia provinciale, nel frattempo diventata Corpo alle dirette dipendenze di un dirigente-comandante, sia dello stesso settore Ecologia e Ambiente.
Mi riferisco alla lungimirante azione a sostegno dell'Arpa Puglia, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, che abbiamo contribuito a strutturarsi con mezzi e personale specializzato per rendere più incisiva la lotta all'inquinamento.
E poi, ancora, ai 100.000 euro messi a disposizione, di intesa con il ministero dell'Ambiente ed il Comune di Taranto, per finanziare uno screening sulla popolazione sana nell'ambito di un progetto di prevenzione e tutela della salute.
Quella di Taranto è stata la prima ed unica Provincia pugliese ad aver approvato il Piano provinciale dei rifiuti solidi urbani e ad aver già predisposto quello per i rifiuti speciali; penso ancora al sostegno offerto agli Ato, gli Ambiti territoriali ottimali, per la promozione della raccolta differenziata dei rifiuti.
È doveroso inoltre citare la nostra appassionata battaglia a favore del coinvolgimento delle associazioni ambientaliste nel procedimento, in sede ministeriale, ai fini del rilascio dell'AIA (Autorizzazione integrata ambientale) alle grandi imprese del territorio ionico.
Caro Michele, tu sei una persona perbene ed un valido e stimato collaboratore, averti accanto è per me un onore.
So che il tempo è galantuomo – conclude Florido - e il giusto uso del tempo si pone come il banco di prova della saggezza, come la linea che discrimina chi non sa e parla, da chi sa servire, onorando la propria coscienza, tacendo e in attesa che la verità si affermi".