"Al dimissionario presidente del Taranto Calcio, Luigi Blasi, esprimo la mia convinta solidarietà. Il calcio è uno sport stupendo, è la passione degli italiani, dunque anche di noi tarantini. Ma i gravi fatti di Cava dei Tirreni ci segnalano che il giocattolo si è rotto. Senza entrare nel merito di questioni che non mi competono e quindi senza esprimere giudizi di valore, appare del tutto evidente che domenica scorsa violenza e disorganizzazione hanno avuto la meglio sulla sana competizione sportiva.
A pagare il conto, per così dire, è ancora una volta la società del Taranto fortemente impegnata a riportare la squadra rossoblu nei campionati più consoni al suo blasone. Ad uscire sconfitti da una giornata di ordinaria follia sono anche i tifosi veri, cioè la stragrande maggioranza dei supporters rossoblu, sempre pronti a sostenere la squadra sia in casa che in trasferta dove purtroppo - è un dato di cronaca – non sempre l'accoglienza che viene loro riservata è pari a quella che giustamente viene garantita ai tifosi ospiti che giungono allo Iacovone.
Ora dobbiamo riflettere attentamente su quanto accaduto per evitare che tali episodi si ripetano in futuro. Non è la prima volta, è vero, che esprimiamo simili propositi e tuttavia l'impressione che si ricava dagli eventi dell'altro ieri è che siamo giunti ad un punto di non ritorno.
Pur comprendendo la sua delusione, chiedo al presidente Blasi di rivedere la sua decisione per portare a termine l'ambizioso progetto di cui è l'indiscusso e principale artefice. È chiaro che potremo sperare di fargli cambiare idea solo se arriveranno segnali chiari ed inequivocabili dalla tifoseria, dalle istituzioni, dagli organi di informazione, dai cittadini. Dimostriamogli, tutti insieme, che è possibile voltare pagina. Una volta per sempre".
Gianni Florido