Alla Regione Puglia la classe dirigente di Terra Ionica chiede chiarezza sull'ipotesi di rilancio dell'aeroporto Arlotta di Grottaglie. Questa mattina, infatti, alla presenza tra gli altri dei consiglieri regionali Donato Pentassuglia e Alfredo Cervellera, il consiglio provinciale ha condiviso la proposta del presidente Gianni Florido di chiedere un incontro all'assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini.
Alla seduta di questa mattina non hanno preso parte i consiglieri provinciali di centrodestra che avevano chiesto il rinvio dei lavori. Il presidente del Consiglio provinciale Giuseppe Tarantino e gli esponenti del centrosinistra hanno deciso di andare avanti con la discussione ma assumendo anche l'impegno che, alla prossima riunione, si tornerà sull'argomento per consentire ai consiglieri assenti di fornire il loro contributo.
Sulla vicenda dello scalo grottagliese – è stato infatti ribadito nel corso degli interventi – occorre mettere in campo una posizione unitaria. Su questo punto, al di là dei chiarimenti riguardanti gli aspetti di natura tecnico-logistica e finanziaria, sono intervenuti il sindaco di Grottaglie Raffaele Bagnardi, i consiglieri regionali Pentassuglia e Cervellera, il consigliere provinciale Domenico Rana, il presidente dell'associazione TarantoVola, Francesco Gravina.
"Il nostro obiettivo – ha detto Florido – è quello di avviare la sperimentazione, per almeno un anno, del volo Grottaglie-Roma sulla base della proposta già formalizzata dalla compagnia Air Italy". Ma sul tavolo non c'è solo questa proposta; nei giorni scorsi, al numero uno di via Anfiteatro è stato consegnato il progetto di un gruppo di operatori, coordinati da Ciro Ninfole, per il rilancio dell'Arlotta.
"Non mettiamo in discussione la funzione dell'aeroporto di Brindisi, che resta centrale nella politica dei trasporti a beneficio del sud della Puglia, ma vogliamo sapere una volta per tutte se Grottaglie, come noi sosteniamo, è in grado di vincere la sfida della sostenibilità finanziaria dei collegamenti con Roma e Milano. Senza la sperimentazione non avremo una risposta definitiva al nostro quesito. Di sicuro la Terra Ionica in questi ultimi ha accresciuto il suo livello di attrattività dal punto di vista turistico e questo è un dato che nessuno, tanto meno la Regione Puglia, può sottovalutare. Peraltro, anche sul fronte del trasporto ferroviario il nostro territorio risulta penalizzato perché non ci vengono garantiti quegli standard di servizi e collegamenti che noi, come tutti gli italiani, meritiamo. Di qui l'ipotesi – conclude Florido - di studiare a fondo la possibilità di una class action per difendere i nostri interessi e sollecitare tutte le società operanti nel campo dei trasporti a non discriminare nei servizi e nei collegamenti la Terra Ionica".