Al Tatà la nuova stagione è dedicata agli angeli, creature del cielo e della terra

Prosegue con successo la collaborazione tra Teatro Pubblico Pugliese, la compagnia Crest e la Provincia di Taranto. "Una periferia - sostiene Clara Cottino - è tale se la si guarda dal centro, ma è centro se la si guarda dall’esterno". In allegato la programmazione 2010-2011

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Presentate Periferie, stagione serale di teatro e danza, e Favole&TAmburi, rassegna domenicale per famiglie, a cura del Crest, in collaborazione con Provincia di Taranto e Teatro Pubblico Pugliese, di imminente programmazione al teatro TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda, al quartiere Tamburi. Con questo intervento Clara Cottino, presidente del Crest, presenta la nuova stagione teatrale: "Una periferia è tale se la si guarda dal centro, ma è centro se la si guarda dall’esterno. E, dal centro o dall’esterno, perché non guardarla non soltanto con il giusto sdegno che meritano i suoi particolari slegati, le sue caratteristiche di incompiutezza e di mancanza di significato, ma anche con umanistica "pietas" e cioè con amore, come realtà da affrontare, di cui aver cura, in cui rispecchiare noi stessi in quanto esse sono, bene o male, il prodotto delle nostre illusioni, delle nostre buone intenzioni non realizzate? Perché, lo si voglia o no, la periferia è la città che abbiamo costruito… Noi del Crest, le Periferie, le guardiamo così. Da tre stagioni. SantaTerra SantaTerra, ovvero questa città-purgatorio che attende eternamente qualcosa che arrivi a salvarla, affacciata sul mare nella speranza che qualcosa muova l’orizzonte. Tra cielo e terra sta questa città, inferno e paradiso messi assieme, un nucleo unico che vive di opposti perfettamente intrecciati fra di loro. Il sacro e il profano sono diventate maschere di un unico volto, un volto mutevole e cangiante che non svela mai per intero la sua natura. E se ci si astrae dal contesto quotidiano e ci si eleva all’orizzonte degli eventi, se si guarda a questa città da più lontano, allora si scopre che, come diceva Shakespeare "The fair is foul, the foul is fair", ovvero "Il bello è brutto, il brutto è bello" e non vi è alcuna possibilità di sbrogliare una matassa tanto perfetta. Da questa riflessione prende vita il nostro progetto artistico che nell’arco di due anni svilupperà in più direzioni una riflessione più che intorno alla città di Taranto, intorno a tracce che diano conto dell’identità, del climax, indagando i molteplici aspetti del sacro e del profano, di un Alto, sempre atteso, invocato, pregato e mitizzato, e di un Basso quotidiano, esorcizzante e dissacratorio, fatto di disperante miseria e di grottesco amor proprio. Un percorso che dedichiamo agli angeli, creature del cielo e della terra, messaggeri del sacro e custodi della vita terrena, ossia a tutte quelle figure, quegli uomini che hanno saputo e sanno stare tra cielo e terra, capaci di traslare, di produrre, anche solo per poco, un cambiamento, un salto oltre il vuoto vertiginoso che ci circonda. Da qui la scelta di spettacoli e di artisti che affrontano il tema del sacro e del profano, o attraversano con linguaggi diversi la sottile linea d’ombra che li separa, cercando di offrire al pubblico spettacoli talvolta "densi" e talvolta leggeri: accanto ad artisti di grande e riconosciuta esperienza (Valter Malosti, Danio Manfredini, Saverio La Ruina) le esperienze giovani che hanno ricevuto riconoscimenti importanti dalla critica e dal pubblico (il cabaret di Tingeltanz, gli spettacoli (a+b)3 di Muta Imago e L’operazione della Fondazione Teatro Piemonte Europa). Rimane poi l’attenzione alla danza contemporanea, che oltre agli spettacoli di ResExtensa e della serata eXpLò, uscirà in strada con una festa-spettacolo finale di danza urbana, Taranto in Movement. Teatro & Famiglie, ovvero favole&TAmburi Ancora dieci appuntamenti alle 18 della domenica con… il pubblico più bello! Un pubblico che sfugge ad ogni etichettatura, ad ogni definizione che voglia incasellarlo in qualsivoglia limite. Un pubblico che attraversa con gioia tutte le età della vita, aperto all’incontro con i diversi linguaggi espressivi: la danza, i burattini, gli attori, i narratori, i giocolieri e acrobati…, senza pregiudizi intellettuali, ma con una grande voglia di ascoltare, di emozionarsi con il racconto delle storie più belle: le favole. Nove diversi spettacoli in cui la favola regna incontrastata, tra tradizione (La Bella Addormentata, Le avventure di Cappuccetto Rosso, Mondo Rotondo, Mammaluna, Il viaggio di Arjun) e innovazione (Accadueò, Arcoiris, Il volo degli uccelli, Storia di un Palloncino), con alcune delle compagnie "storiche" del Teatro Ragazzi italiano. Scena Futura Una rassegna destinata agli studenti degli Istituti superiori, per i quali abbiamo scelto spettacoli segnati da una scrittura originale contemporanea e da linguaggi molteplici, anche se talvolta si ispirano a grandi e popolari classici come l’Odissea, l’Orlando Furioso o il deamicisiano Cuore. Del resto, se non i giovanissimi, chi possono essere i destinatari e pubblico critico perfetto per un teatro che si candida a fare ricerca per rinnovare il linguaggio teatrale? Il confronto è aperto. Diritti al cuore, ovvero per un teatro civile Anche quest’anno nell’ambito della programmazione trova spazio un segmento di lavoro volto a declinare attraverso linguaggi artistici diversi una tematica riconducibile ai diritti inalienabili dell’uomo: il diritto al lavoro. Creando un felice collegamento con la stagione teatrale del Comune di Taranto (in cartellone due spettacoli di grande livello che affrontano lo stesso argomento: La menzogna di Pippo Delbono e 18 mila giorni con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa), promuoveremo: 1) nella settimana di programmazione di La menzogna (ispirato alla tragedia della Tyssen Krupp), la realizzazione di un docufilm che colga gli stati d’animo della nostra città avvelenata; 2) a partire dalla visione del docufilm un confronto con scrittori e attori (come Giuseppe Battiston) che hanno scelto di raccontare il rapporto dell’uomo contemporaneo con il lavoro; 3) una giornata dedicata in special modo al rapporto donne/lavoro, ospitando lo spettacolo Sottosopra della Bottega degli Apocrifi, ovvero la rivolta delle donne contro l’Enichem, che vedrà in scena 15 donne di Taranto, la proiezione del film di Valentina D’Amico Donne contro l’Ilva; 4) la presentazione di libri. Le attività dedicate all’incontro con la letteratura sono realizzate in collaborazione con il Presidio del libro/Il Granaio. La formazione A partire da novembre 2010 entra nel vivo il percorso di formazione destinato a giovani attori e finalizzato al percorso produttivo del nostro progetto di residenza, coordinato da Gaetano Colella. Pertanto, nei prossimi mesi Claudio Morganti (dicembre 2010), Danio Manfredini (aprile 2011), Elena Bucci (settembre 2011), tre diversi esperti che hanno maturato per regia e per poetiche artistiche la maggiore felicità di risultati in esperienze che sentiamo essere vicine al cuore del progetto artistico SantaTerra, condurranno i diversi laboratori. Prenderà corpo il Progetto Lettura che, in collaborazione con la Biblioteca Paolo Grassi di Martina Franca, avvierà alla dizione ed alla lettura espressiva gli studenti degli Istituti Superiori, sotto la guida di Raffaele Zanframundo. Saranno poi proposti laboratori di primo livello, ovvero di approccio al teatro, aperti a chiunque voglia per la prima volta cimentarsi con l’arte scenica, mettendosi alla prova con degli esperti del settore. Giovanni Guarino, Sandra Novellino ed altri attori del Crest guideranno queste esperienze dedicate a chi è tentato dal desiderio di affrontare il teatro ma non sa da cosa e dove cominciare, a chi cerca delle conferme e a chi vuole mettere alla prova il suo talento. Un percorso utile a rivelare, - conclude Clara Cottino - attraverso lo studio di tecniche di base dell’arte scenica, sia nuovi possibili attori, sia nuovi e particolarmente motivati spettatori".

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